Sentiamo sempre più parlare di rinnovata Yalta e ci fa piacere: solo tale soluzione può risolvere i disequilibri accumulati da decenni, nel mondo in generale ed in Occidente in particolare, a causa soprattutto dell’entrata in scena di una entità artificiale, colonialista e dunque guerrafondaia, pro domo dei soliti noti: l’EU.
In effetti questo sito aveva precisamente previsto quanto sarebbe accaduto ed oggi sta anzi accadendo. Sulla genesi della Yalta 2.0 basta facciate una ricerca sul sito, con “Yalta” come parola chiave, avrete l’elaborazione del nostro pensiero durante anni.
Chiaro, Israele che vince contro il popolo ariano in Mesopotamia, l’Iran, uccide il legame resosi palese con Hitler, ossia il piano di Davos ante-litteram per controllare il mondo al posto degli USA, di fatto il loro nemico storico (come nel 1945 c’è voluta un’alleanza USA-Russia per abbattere il moloch nazista, oggi davosiano [da cui la Yalta 2.o rinnovata, NON una nuova Yalta]).
Ben sapendo che gli iraniani sono soci nemmeno troppo occulti dell’asse fu nazista e che oggi ha aggregato l’Europa vetero coloniale in un rinato asse. Assieme alla Cina, nemmeno lì una sorpresa, già prima dell’invasione di Nanchino l’alleato asiatico d’elezione dei nazisti era Pechino, non Tokyo.
In realtà il cuore delle nostre valutazioni sta in tre pezzi dell’anno scorso, collegati. La trattazione degli argomenti è come segue, a scanso di equivoci (tutti scritti a cavallo dell’elezione USA 2024):
1. USA e Russia d’accordo per fermare la guerra ucraina: chi vuole il conflitto è l’EU, ossia Davos (I. parte: il “desiderato” spezzatino Ucraino) Il puzzle è praticamente completo: la guerra in Ucraina non è più nell’interesse Russo ed Americano, ossia nemmeno di interesse italiano. Le due superpotenze si sono finalmente accordate per rinnovare Yalta, NON per farne una nuova. Dunque il rinnovato accordo non vedrà l’EU franco-tedesca tra i partecipanti. Tale epilogo Davos non lo può accettare, in quanto necessita degli assets ucraini; dunque farà “All In”, forte del sangue fu nazista. Ancora una volta l’EU, con alla cuspide il solito tragico sangue elitario e veterocoloniale lotharingio fracasserà il benessere dei popoli Europei (la cd. “fine della storia” non sarà quella che Davos sperava), al LINK
2. USA e Russia d’accordo per fermare la guerra ucraina: chi vuole il conflitto è l’EU, ossia Davos (II. parte: il piano fallito della “seconda Israele” causa i fatti di Gaza?), al LINK
3. USA e Russia d’accordo per fermare la guerra ucraina: chi vuole il conflitto è l’EU (III. parte: la Cina ricatta, col suo “export insostenibile”) Il ricatto cinese è semplice: baratta accesso ai mercati occidentali con l’abbassamento dell’inflazione in Occidente. Il problema è che Pechino nasconde che i suoi prodotti sono sovvenzionati dal partito comunista cinese! E che tale di fatto dumping mercantilistico contribuisce a deindustrializzare l’Occidente, dunque favorendo la Cina! (E senza parlare dei salari bassissimi nell’ex Impero Celeste, una cinesizzazione indotta dell’Occidente insomma, quello che oggi sembra oro domani sarà una maledizione…), al LINK
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Da indagare per altro la genesi e la radice di V. Zelensky, che tutto sommato appare come un’anima babilonese in un mondo di demoni, demoni che di norma la storia ci ha insegnano stanno in Europa. Da secoli, circa dalla nascita della Lotharingia per intenderci, sono attorno a noi (…).
Si noti per altro la posizione ambigua della Germania, oggi, unico paese core-europe, ossia anche lui intrinsecamente coloniale oltre che protestante, dove esiste però un sincero movimento di protesta ed opposizione ad un trend invece imperante a Parigi e Londra (AfD). La Spagna è fuori dai giochi, per fortuna: quale potenza cattolica, non consta nel processo revanscista pan-europeo in oggetto, nella precisa ed identica maniera – e per gli stessi motivi diciamo superiori – per cui non constava nelle due guerre mondiali precedenti, tutte guerre protestanti (…).
Riteniamo possa essere utile riprendere tale traccia.
A maggior ragione perchè, per la seconda volta in tanti anni, questo sito ieri ha dovuto bloccare i commenti. Il motivo è stato evitare il degenerare di discussioni da parte di soliti soggetti, in realtà uno, che sostenevano avessimo proposto diversamente da quanto indicato dal sito, ad esempio nel sunto potenziale del lavoro di anni sopra citato, scritto a cavallo delle elezioni USA 2024.
Temiamo si intendesse avvelenare i pozzi, “ban” inevitabile dunque (come prevedibile). Parimenti, qui non ha spazio l’antisemitismo, ma questo già lo sapete (concetto vecchio e tragico, l’antisemitismo, un errore indotto da chi, la stirpe babilonese ancora oggi tra noi, vive del caos e dell’ignoranza dalla stessa indotta – oggi tale virus millenario sembra chiamarsi Davos, per inciso –).
Deve essere incontrovertibile che questo sito non accetta comportamenti non adeguati: parimenti però ambisce a richiedere commenti fuori dal coro, ma vi preghiamo sempre contestualizzati.
Tutto nel bene della comprensione e dell’approfondimento, con metodo. Qui – lo sapete – non troverete verità mediatiche, non è questo lo scopo, se volete farvi indottrinare andate volentieri sul sito di La Stampa o Repubblica o Il Corriere della Sera. Lo scopo del sito è invece ragionare e far ragionare “oltre la propaganda“, propaganda che per altro inevitabilmente esiste soprattutto nella stampa in italiano, a senso unico praticamente anche negli Alt-Media, da cui noi “ci togliamo” volentieri.
Tutto questo però non può significare accettare bugie, farsi mettere in bocca parole non dette.
Tutto sommato ci fa dunque piacere limitare il numero di commentatori, strettamente a coloro che possano contribuire al processo di approfondimento, non a deragliarlo.
Se qualcuno dovesse volere commentare, senza finire in moderazione (lo si fa per evitare di introdurre agitatori nel sub-team, sappiate che molti di voi hanno aiutato ad introdurre concetti a noi sfuggiti, ndr), ci scriva.
MD
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Image: Yalta Conference, February 1945, public domani, https://commons.wikimedia.org/wiki/File:The_Yalta_Conference,_February_1945_NAM234.jpg