La copertina dell’Economist è davvero eloquente: un’aquila americana bendata e mezza rotta, con scritto sotto, di fatto, “gli restano solo poco meno di 4 anni di vita”, circa. Che poi è la durata residua del mandato trumpiano. Ciò che va compreso in realtà è molto più semplice: Davos teme gli eventi, ha paura.
Parimenti va compreso che i grandi trends sono settati a livello globale sulla base di decisioni prese dall’alto, dalle cosidette Ur-lodges. Chiarissimo ed anzi emblematico fu il caso di Jimmy Carter (Three Eyes), Dem, di super-loggia vicina all’Europa ed alla Francia in particolare, parlo della sede possente sebbene secondaria delle massonerie europee di alto rango, che quando eletto cambiò la politica del medio Oriente dei tempi.
Ma in realtà tutto accadde mesi prima, alla decisione di loggia: il cambio politico negli USA, il paese faro, innescò un tam tam mediatico che supportava Khomeini, fino ad allora una comparsa tutto sommato. Da ciò l’Ayatollah divenne popolare in Occidente, una decisione top down.
Poi da Parigi lo stesso partì alla volta dell’Iran, per ribaltare la situazione. Ossia portando al potere gli iraniani col velo, i musulmani sciiti radicale, già allora ben adattati a Parigi e dintorni, come si confà ad ogni dittatore di paesi in via di sviluppo che di norma ha casa a Parigi.
Chiaramente Khomeini in parte fregò i francesi, di cui evidentemente nemmeno lui si fidava (e chi si fida?), visto che invece di essere semi-neutrale in politica interna si dimostrò assai radicale. Ma il dado ormai era tratto e il Medio oriente venne incendiato, dal duo franco-inglese di fatto, sempre in coppia dal 1904.
I driver furono infatti due, preimposti: riduzione del potere USA a livello globale, ossia in medio oriente, regime USA che voleva la pace in loco, vedasi accordo di Camp David che l’Europa fece di tutto per deragliare.
E ritorno di un regime pre Shah II in Iran, incendiando così il Medio oriente americano (Arabia Saudita); ben ricordando che il predecessore Mossadeq era molto vicino ai fu nazisti, H. Schacht capacissimo ministro e banchiere centrale del III. Reich ne era consulente.
“Eloquente“
In pillole, l’Europa vetero coloniale in medio oriente cercò grazie al nuovo presidente Carter, protetta dalle Ur Lodges più filo Europa, di mettersi a suo agio in medio oriente, dopo non solo esserne stata espulsa dalle sorti della WWII; ma addirittura di aver perso o propri possedimenti storici, su tutti il canale di Suez, scippato da Nasser ai poteri franco-inglesi, poi anche Nasser ucciso come Sadat per la sua scelta di campo anti-coloniale (curioso poi che il soggetto che sobillò Nasser fu proprio quel Copeland padre di uno dei fondatori del gruppo musicale The Police, sebbene detto padre fosse tra i fondatori della CIA, ndr).
Tutto questo serve per farvi capire che, se da una parte esistono Ur Lodges che decidono tutto e tutti, dall’altra siamo oggi in una continuazione della WWII, ossia dello scontro tra poteri coloniali Europei ed ex colonie diventate fortissime, gli USA. Continuazione resa possibile dal nemico russo e dalla guerra fredda risultante post WWII, cold war creata in provetta dagli stessi poteri (filo-europei ossia filo nazisti) che crearono Hitler.
Nel mentre che l’Occidente si scannava al suo interno, massacrando ad esempio l’Africa per portarle via quello che ha, vedasi franco CFA, su tutti, il resto del mondo è cresciuto e cresce a dismisura: questa follia è andata avanti per circa 50 anni, roba da dementi – permetteteci – avallare questo.
La Cina avanzata tecnologicamente deriva da tale folle trend, ben ricordando che fu Heinz “Henry” Kissinger, membro anche lui delle stesse logge filo Europee di cui sopra, ad aprire alla Cina nel mondo commerciale.
Purtroppo quello che non viene capito abbastanza è che lo spirito vetero coloniale europeo, forgiato da almeno 1000 anni di storia, non è basato sulla crescita del sistema, ma sull’invidia di cosa ha il vicino. A pensarci bene lo stesso Hegel, Hitler, lo stesso Napoleone, sono basati sulla stessa pulsione, che è per natura disfattista per il sistema che la accoglie.
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Oggi l’Economist che dichiara in copertina di fatto la guerra alla sua ex colonia americana in realtà nasconde un problema molto più grande.
Infatti gli USA riusciranno senza dubbio a vincere la loro battaglia. Ma l’Europa resterà quella che era ai tempi di Alexis de Toqueville: semifeudale, antimeritocratica, basata sui privilegi degli stessi soggetti di sangue da generazioni, parlo delle grandi famiglie storiche ed i loro adepti.
E’ chiaro che, se prima esisteva solo l’America che premiava la meritocrazia, a tutto tondo, anche con degli eccessi di accumulo di ricchezza, va detto (ma nulla rispetto ai colonialisti europei) , oggi c’è anche la Cina nel pack, che sebbene comunista cerca di mettere i migliori in posizioni di rilievo (…)..
Vedevo ieri uno spezzone dei soliti film sugli alieni che oggi sono di moda in TV: notavo che, produzione USA, si cercava di mettere i migliori al comando per sconfiggere il nemico, anche se giovanissimi (…). Lo spunto è palese, che vi sto dando.
Immaginate ora che succederebbe se al comando di una coalizione ipoteticamente globale per combattere gli alieni ci fosse l’Europa:
Avremmo Draghi, magari parente del conte Kalergi, che raccomanda Di Maio per il ruolo di emissario speciale presso gli alieni, alla luce della sua capacità innata evidentemente – o di favori ricevuti in passato – visto che il Di Maio era un comune ex bibittaro allo stadio San Paolo di Napoli. Avremmo poi Von der Leyen, messa al comando della coalizione politica anti-alieni in forza del fatto che aveva parenti importanti, sebbene con capacità propria pari allo zero assoluto. E poi il Salvini di turno, che potremmo anche chiamarlo Timmermans di turno, a fare lo sbruffone sui social su possibili soluzioni.
A parte le risate degli alieni a trovarsi costoro innanzi, vi lascio immaginare quali sarebbero le conseguenze, per il mondo.
Questo per dirvi che è un bene che questa Europa vetero coloniale, nata sulle ceneri del nazismo, si estingua, che cancelli il suo passato coloniale: è il solo modo per rinascere, dal basso. Non dalle solite elites di sangue di sempre…
Peccato che tali stesse elites abbiano di fatto, secondo molti, inoculato urbi et orbi – per difendere i propri privilegi – un preparato che rischia di essere l’equivalente di una bomba ad orologeria nelle vene di moltissimi europei. E le cui conseguenze non conosciamo, ad oggi. Ben sapendo che lo stesso preparato mRNA è considerato ormai in alcuni stati USA alla stregua di arma di distruzione di massa, con blocco previsto dell’uso fra qualche mese, ne riparleremo a cose fatte, vedasi LINK LINK LINK LINK LINK
Meglio detta: le elites europee stanno combattendo per la loro sopravvivenza. Ed il messaggio che vi stanno dando, ufficialmente, via The Economist, è che gli USA verranno sconfitti e dunque si tornerà a prima di Trump, dove al pueblo veniva concetto pochissimo ma qualcosa. E le elites imperavano.
In realtà, visto che Trump e gli USA ne usciranno certamente con le ossa molto meno rotte dell’Europa, avendo spirito combattivo diffuso e dal basso oltre meritocrazia (e risorse) come valore, sarà l’Europa a dover trovare un rimedio alternativo.
Ed il rimedio alternativo, in un paese senza risorse primarie, è sempre e solo uno, già si sa: cancellare consumatori inutili, cancellare il popolo, per ripartire. Malthus insomma, che era inglese; e Schumpeter che morì nel 1950 circa ed era tedesco.
State dunque in guardia su cosa augurarvi per il vostro futuro, se non siete parte delle elites ex coloniali europee .
MD