In pratica – solo pillole – nelle more dei nuovi equilibri addivenire, l’Italia dovrebbe diventare il referente USA per il nord Africa, vedasi nuove alleanze cfr. anglo in formazione nell’area non solo Mediterranea (5 Eyes+).
Il perdente nel caso sarà la Francia.
Anche Londra rischia molto, avendo selezionato gli alleati sbagliati; direi soprattutto tradendo l’Italia in ben due occasioni: il 1992 ed 2011. Oggi paga dazio.
Resta che Parigi deve fare di tutto per evitare che ciò succeda, essere tagliata fuori, dovendo giocoforza boicottare un eventuale nuovo asse che la tagli fuori dal nord Africa e dal vicino e Medio Oriente, di nuovo.
Anche prima di Camp David la politica francese fece finta di non vedere i tentativi di Gheddafi di uccidere Moshe’ Dayan, ossia di evitare lato libico la formazione di quell’ asse che poi avrebbe fatto da diga alle velleità francesi ad est, oltre Marsiglia. Gli interessi francesi erano infatti convergenti.
L’Italia invece fu abile a diventare utile “nel contesto”, grazie ad Andreotti ed ai buoni Uffizi dei siciliani a letto con la CIA fin dai tempi di Lucky Luciano.
Sta di fatto che arrivo’ Camp David. E, pur uccidendo Sadat, sperando di deragliare il progetto, ci fu Mubarak, filo USA più del predecessore, diciamo così.
Nel mentre Gheddafi veniva gestito dall’Italia, spiegando coi fatti che – lavorando assieme – avrebbe prosperato, evitato le bombe sulle tende della sua famiglia, il Rais si dice fu avvertito in anticipo dagli italiani del bombardamento a casa sua e si salvo’ (…).
*****
Poi, nel 2011, successe di nuovo: fuori non solo Gheddafi pro Italia, ma anche Mubarak. Sperando di scardinare così il progetto che teneva fuori di fatto l’EU dal medio oriente (progetto partito dalla nazionalizzazione del canale di Suez, ndr) con 60 e passa anni di ritardo. Ai tempi Cameron era con l’EU, oggi Cameron non c’è più…
Peccato che Al Sisi invece si impose, la’, outsider. Al Sisi vicinissimo ad Israele, vicino nella precisa identica maniera di Gheddafi, con cui ci si confidava lato Italia come da genitore.
Haftar come sapete è un cittadino USA, protetto dagli USA, dunque non e’ un problema..
Tradotto: il piano di eliminazione di Gheddafi nel 2011 serviva NON SOLO ad attaccare l’Italia, ma a creare le condizioni per una proiezione EU in medio Oriente, in primis grazie all’illetterato geostrategicamente Berlusconi (che follemente, per du’ spicci, fece arrivare i russi in Libya, che non difesero ne’ lui ne’ Gheddafi dall’attacco anglo-francese-tedesco, in quanto le prospettive russe erano e sono allineate con le velleità EUropee di staccarsi dagli USA).
Peccato in pochi lo abbiamo capito.
*****
Oggi l’Italia, via MES, sta capitolando.
Il MES, con calendarizzazione sembra voluta proprio da Italia Viva (…)(che caso!) verrà discusso a partire dal 30.6.3023.
In funzione di come andrà, ci vorranno due o tre settimane, poi si chiude la partita.
Ovvero si chiude l’Italia, col MES, con troika stile Grecia al seguito.
Tutto deve dunque succedere rapidamente a tutela della Penisola, che torna importante. Se non si vuole perdere l’Italia ritengo “succederà” anche e soprattutto il resto, se vi può interessare (dopo le elezioni turche un po’ sorprendenti direi, ndr).
Cosa poi succederà, nei dettagli, non lo so, mi dichiaro; ma lo posso immaginare (…).
*****
Resta che l’incidente degli scorsi giorni sul lago Maggiore, un incontro tra servizi, certamente tutta gente di altissimo livello, su entrambi i lati, potrebbe inquadrarsi nel tentativo di boicottare gli ottimi rapporti che intercorrono tra Israele ed Italia.
Nel caso da parte di chi? E per quale motivo?
Vuoto per pieno, una traccia l’ abbiamo suggerita sopra.
Allacciate le cinture
MD
******
Image:
Israeli prime minister Menachem Begin and Egyptian president Anwar Sadat with U.S. president Jimmy Carter at Camp David in September 1978.