La storia in breve:
- Un passaporto vaccinale internazionale, un’identità digitale, un sistema di credito sociale e una valuta digitale della banca centrale (CBDC) formano un sistema di controllo digitale che imprigionerà la popolazione per sempre.
- Il riconoscimento facciale è una parte essenziale della struttura di controllo, poiché sarà la “password” della nostra identità digitale.
- Entro la fine del 2022, nel mondo ci saranno 1 miliardo di telecamere di sorveglianza che raccolgono dati, tutte connesse a Internet e all’intelligenza artificiale (AI). Anche le fotocamere e i dispositivi di registrazione audio nei telefoni cellulari, nelle automobili e negli elettrodomestici intelligenti raccolgono e condividono dati.
- Tutti questi dati vengono poi utilizzati per assegnare a ogni persona un punteggio individuale, basato sul suo comportamento, su tutto quello che dice e su come interagisce con il mondo. In definitiva, il nostro punteggio di credito sociale detterà cosa potremo e non potremo fare, cosa potremo comprare e dove potremo andare.
- L’intelligenza artificiale è una componente assolutamente cruciale, senza la quale il sistema di controllo non può funzionare. Il modo più semplice per contrastare questo sistema è privare l’intelligenza artificiale dei dati di cui ha bisogno rifiutando di utilizzare tecnologie che raccolgono e condividono i nostri dati personali.
Nel video qui sotto, Maria Zeee con ZeeeMedia intervista l’informatico Aman Jabbi a proposito dell’imminente passaporto vaccinale internazionale, sull’identità digitale, sul sistema di credito sociale che sta per venire implementato in Occidente e sulle CBDC (monete digitali delle banche centrali).
Tutti questi fattori si stanno ora unendo per controllare la popolazione mondiale. Come notato da Zeee, questa prigione digitale, che è già stata in gran parte costruita, rappresenterà il lockdown finale dell’umanità.
La vostra identità digitale sarà la vostra prigione digitale
Nel video, Jabbi passa attraverso una presentazione che spiega la prigione digitale rappresentata dall’identità digitale, in altre parole, come la nostra identità digitale si legherà al sistema di credito sociale in arrivo e controllerà ciò che potremo e non potremo fare nella nostra vita quotidiana.
Come notato da Jabbi, in tutto il mondo sono già state installate telecamere di sorveglianza con software di riconoscimento facciale. Sono una parte essenziale della struttura di controllo e questa sorveglianza sarà collegata all’identità digitale, al sistema di punteggio di credito sociale, al monitoraggio dell’impronta di carbonio, alle CBDC ed altro ancora.
Il riconoscimento facciale è stato reclamizzato per i suoi vantaggi in termini di sicurezza e comodità. Con il riconoscimento facciale, non è necessario ricordare il pin o le password e poiché nessuno condivide lo stesso viso, dovrebbe mantenere gli account personali più sicuri.
Ma, come con la maggior parte delle altre tecnologie vendute con il pretesto della praticità e della sicurezza, il riconoscimento facciale è in definitiva uno strumento per il controllo delle masse ed una parte essenziale della nostra prigione digitale individuale. Come spiegato da Jabbi, il sistema di controllo cinese si basa sul riconoscimento facciale in combinazione con un sistema di credito sociale.
Descrive il sistema di credito sociale cinese come un sistema di feedback che risponde in base al comportamento dell’individuo. All’insaputa della maggior parte degli occidentali, un sistema identico è già stato messo in moto dietro le quinte nei paesi occidentali – solo che non ce l’hanno ancora detto.
Sorveglianza armata
Entro la fine del 2022, nel mondo ci saranno 1 miliardo di telecamere di sorveglianza che raccolgono dati, tutte connesse a Internet e all’intelligenza artificiale. Gli Stati Uniti hanno effettivamente il maggior numero di telecamere di sorveglianza pro capite. La Cina è al secondo posto ed il Regno Unito al terzo.
Oltre a tutta questa raccolta di dati, anche le fotocamere e i dispositivi di registrazione audio nei telefoni cellulari, nelle automobili e negli elettrodomestici intelligenti raccolgono e condividono dati, anche quando uno è a casa.
Tutti questi dati vengono quindi utilizzati per assegnare a ogni persona un punteggio individuale basato sul suo comportamento, quello che dice e come interagisce con il mondo. Alla fine quel punteggio – il punteggio di credito sociale – detterà cosa potremo e non potremo fare, cosa potremo comprare e dove potremo andare.
Come notato da Jabbi, ci sono anche ulteriori meccanismi di controllo già integrati nell’hardware che viene installato. Ad esempio, molti pali della luce “smart” dispongono di stazioni di ricarica integrate per droni, che in futuro verranno utilizzate per scopi di applicazione della legge e controllo comportamentale. Saremo in gran parte sorvegliati dall’intelligenza artificiale e dalle macchine.
Questi pali della luce “smart” possono anche essere “armati”. Hanno integrato al loro interno degli incapacitatori a LED. A volte indicati come “raggi vomito” per la loro capacità di indurre una forte nausea, gli incapacitatori a LED sono armi progettate come una torcia che emettono una serie estremamente luminosa, rapida e ben focalizzata di “impulsi casuali di colore diverso”.
Secondo Jabbi, queste luci possono anche indurre danni cerebrali, danni alla colonna vertebrale, malattie e probabilmente anche la morte.
Il LED combinato con il radar su alcuni pali della luce smart può anche essere utilizzato per identificare persone che portano armi e potrebbe teoricamente essere usato come arma per eliminare selettivamente persone che portano armi.
Un nuovo capitolo del ‘contratto sociale’
L’identità digitale è stata descritta dal World Economic Forum (WEF) come un nuovo capitolo del contratto sociale. Il problema, come nota Jabbi, è che nessuno di noi ha accettato il nuovo contratto sociale del WEF. E’ stato stilato dal WEF e dai suoi alleati ed imposto a tutti noi, senza il nostro consenso.
La stragrande maggioranza delle persone non sa nemmeno cosa comporti effettivamente questo nuovo contratto sociale, o come influenzerà la loro vita quotidiana personale e la capacità decisionale individuale.
Il motivo per qui non è mai stato illustrato del tutto è perché, se compreso appieno, praticamente nessuno al mondo lo accetterebbe. Dopotutto, poche persone con un’intelligenza normale apprezzano che la sua vita sia dettata da qualcun altro.
Fonte: World Economic Forum
Come mostrato nel grafico sopra, la nostra identità digitale sarà necessaria per sbloccare tutti gli aspetti della vita, dall’accesso a Internet all’accesso ai servizi sociali, ai viaggi, al cibo, agli acquisti ed ai servizi finanziari. Se il nostro punteggio di credito sociale scende troppo, uno o più di questi aspetti potranno essere disattivati e resi non disponibili.
“Quindi, di default, sarete sempre considerati dei prigionieri”, dice Jabbi.
La vostra identità digitale verrà confermata attraverso il riconoscimento facciale e sarà legata al vostro punteggio sociale, al punteggio dell’impronta di carbonio e alla CBDC. Man mano che i nostri punteggi sociali e di impronta di carbonio diminuiranno, diminuirà anche la nostra capacità di acquisto.
Come notato da Zeee, il passaporto internazionale per i vaccini proposto alla riunione del G20 del 2022 è, almeno in questo momento, la chiave di volta dell’intero sforzo per far entrare tutti nel sistema di identificazione digitale. Quindi, impedire l’adozione di passaporti vaccinali è una componente centrale della resistenza al sistema carcerario digitale nella sua interezza.
Jabbi dice:
“Una volta che accettiamo l’identità digitale, è Game Over per l’umanità.”
Occorre anche rifiutare il passaporto vaccinale a meno che non si sia disposti a diventare cavie da laboratorio per il resto della propria vita. Zeee cita documenti che affermano che entro il 2030 saranno pronti 500 nuovi vaccini contro le malattie più comuni.
È probabile che avere uno stato di vaccinazione aggiornato sarà uno dei requisiti necessari per mantenere un passaporto valido, che fungerà anche da identità digitale.
In altre parole, il rifiuto di un vaccino potrà essere utilizzato per annullare o “bloccare” il proprio ID digitale, lasciando nell’impossibilità di fare o comprare qualsiasi cosa. La domanda è: quali saranno quei vaccini? Fondamentalmente, non si avrà altra scelta che obbedire, anche se si crede, o si sa, che un vaccino può lesionare o uccidere, come nel caso dei vaccini contro il COVID-19 .
Sistema “Fiducia Zero”
Come spiegato da Jabbi, il nuovo contratto sociale creato dal WEF e dai suoi alleati è un sistema “fiducia zero”.
In una prigione fisica, i detenuti sono soggetti a una politica di “fiducia zero”. In altre parole, le guardie non si fidano dei prigionieri e ci sono misure di sicurezza atte ad assicurarsi che si comportino bene. Il nuovo sistema carcerario a cielo aperto previsto dal WEF si basa sulla stessa premessa.
Ovunque uno vada, deve dimostrare chi è e che le sue metriche di conformità siano in linea con le regole prevalenti. Quindi, per acquistare cibo, dovrà non solo identificarsi in modo che il suo acquisto possa essere registrato in modo permanente, ma dovrà anche soddisfare determinati standard di conformità, altrimenti la sua CBDC non funzionerà.
L’impostazione predefinita in questo sistema è la negazione, quindi tutto ciò che uno vuole fare, assolutamente tutto, deve essere sbloccato dal proprio ID digitale. Come notato da Jabbi, “Una volta che accettiamo l’identità digitale, è Game Over per l’umanità”.
Geofencing e città “smart” formeranno le mura della nostra prigione
Per imporre il nostro accesso condizionato alla vita, verrà utilizzato il geofencing. I pali della luce “smart” dotati di inabilitatori a LED che possono essere utilizzati per impedire di oltrepassare il geofence designato, ma esistono anche altri meccanismi di geofencing.
Ad esempio, la CBDC di ognuno può essere programmata per non funzionare al di fuori del proprio distretto e la propria smart car può essere programmata per spegnersi oltre un certo perimetro. Jabbi ripercorre anche l’inesorabile spinta verso le città smart, che:
- Limitano la mobilità ed eliminano la proprietà dell’auto
- Controllano la popolazione attraverso una sorveglianza armata
- Razionano i consumi di acqua, luce e gas
- Sorvegliano quello che ognuno dice
- Tengono traccia delle azioni di ognuno e di dove si trovi 24 ore su 24, 7 giorni su 7
Facciamo morire di fame la bestia
Jabbi cita una formula creata dal guru filosofico del WEF Yuval Noah Harrari, per descrivere la capacità sempre crescente dei tecnocrati di hackerare gli esseri umani: B x C x D = AHH.
B sta per conoscenza biologica, C è potenza di calcolo, D è dati e AHH è il livello di capacità di hackerare un essere umano. Come notato da Jabbi, la capacità di hackerare gli esseri umani dipende dall’intelligenza artificiale che riceve un flusso costante di dati.
È un “sistema bestiale” nel senso che l’intelligenza artificiale è la bestia ed ha bisogno di essere nutrita. Il suo cibo sono i dati, raccolti attraverso una vasta gamma di canali come fotocamere, dispositivi di registrazione, riconoscimento facciale, GPS e sensori di ogni tipo che compongono l’Internet of Bodies. Potete saperne di più leggendo ” Distopia fabbricata – I globalisti non smetteranno di hackerare gli esseri umani “.
L’intelligenza artificiale è una componente assolutamente cruciale per il successo della prigione digitale. Senza di essa, non può funzionare. La risposta, quindi, è far morire di fame la bestia, e lo possiamo fare nascondendo i nostri dati. “Nessuna legislazione può fermare questo”, dice, “deve essere fatto dalle persone”. In breve, dobbiamo rifiutarci di utilizzare le tecnologie che raccolgono i nostri dati.
Non potremo evitarle tutte. I pali della luce smart e le telecamere del traffico, ad esempio, non possono essere evitati a meno che non uno non eviti determinate aree, che potrebbero includere la propria strada. Ma ce ne sono molti altre che possiamo evitare, come gli orologi intelligenti, i fitness tracker, i termostati intelligenti, le smart TV, gli assistenti AI e le telecamere di sorveglianza Ring, solo per citarne alcune.
Possiamo anche lottare, a livello locale, per impedire l’espansione delle telecamere di riconoscimento facciale e del 5G, e possiamo rifiutare l’imminente passaporto vaccinale e la spinta verso la realtà virtuale.
Come notato da Jabbi, un modo in cui le persone vengono condotte di nascosto nella prigione digitale è offrendo loro delle app che offrono comodità, come le app che consentono di ordinare cibo o trasporti.
Alla fine, elimineranno gradualmente le app dagli smartphone e le trasferiranno su visori di realtà virtuale, in modo che uno debba essere nel mondo virtuale per usarle. È importante capire perché questo viene fatto. È per spingerci più a fondo nel sistema carcerario digitale, che include cloni digitali e vivere gran parte della propria vita in una realtà virtuale.
La Cina dimostra il prossimo stato carcerario
JUST IN – Chinese government remotely switched all the protesters's COVID passports to code red.
Meanwhile Chinese iPhone factory workers clash with police as COVID protest turns violent. https://t.co/1u3xnTJ6wR pic.twitter.com/5D3aT09EzP
— Songpinganq (@songpinganq) November 23, 2022
Al momento, la Cina è scossa da massicce proteste contro la politica Zero-COVID che viene utilizzata per imprigionare decine di milioni di persone nelle loro case per settimane e settimane. Uno sarebbe portato a pensare che un’azienda americana come Apple dovrebbe rappresentare i valori americani come la libertà, ma no, non è così. Sta lavorando con il governo cinese per reprimere il dissenso.
Come riportato da Bloomberg il 9 novembre, Apple sta limitando Airdrops, il suo strumento di condivisione di file per iPhone . La funzione di condivisione file wireless è stata utilizzata per condividere immagini e video delle proteste, incoraggiando così più persone a partecipare.
Secondo Bloomberg, mentre la modifica è stata apportata solo ai telefoni venduti in Cina, Apple afferma che prevede di implementare la stessa limitazione a livello globale. Come mai? Prevedono proteste antigovernative altrove?
Secondo un utente di Twitter di nome Songpinganq , il video qui sopra mostra i lavoratori di iPhone che si scontrano con la polizia sulla politica Zero-COVID del paese. In risposta, si presume che il governo cinese abbia modificato a distanza lo status di tutti i passaporti COVID-19 dei manifestanti in “rosso”, il che impedisce loro di entrare negli spazi pubblici.
Se tentano di entrare in un edificio, ad esempio, compresi i complessi residenziali, scatta un allarme e vengono trattenuti e scortati in un campo di quarantena che, tra l’altro, devono pagare. Ecco quanto è facile per il governo eliminare gli indesiderabili dalla società una volta istituito questo tipo di sistema di controllo.
(Per la cronaca, non posso confermare che il video in primo piano riguardi effettivamente i lavoratori dell’iPhone o che stiano specificamente protestando contro le misure COVID-19. Indipendentemente da ciò, la premessa di base rimane vera, ovvero che il governo sarebbe in grado di controllare grandi masse di persone da remoto, attraverso la loro identità digitale/passaporto vaccinale.)
Si dice che il primo video qui sotto provenga da un campo di quarantena cinese . Un operatore sanitario attraversa il complesso misurando la temperatura corporea dei detenuti. Il secondo video mostra l’ interno di un cubicolo di quarantena .
For those who don't know what china's covid quarantine camps looks like.
This may help you…and you need to pay for your own isolation in china. pic.twitter.com/7oUuF9dpTw— Songpinganq (@songpinganq) January 9, 2022
Il mondo sta iniziando a capire
She's right pic.twitter.com/1sV2VTt0wi
— June Slater (@juneslater17) November 27, 2022
La buona notizia è che le persone in tutto il mondo stanno iniziando a rendersi conto di cosa sta succedendo.
Come spiegato dalla filosofa del diritto Eva Vlaardingerbroek (video sopra), il motivo per cui ora ci sono proteste di massa in tutta Europa è perché i cittadini si stanno rendendo conto che il sistema di passaporti per il vaccino COVID-19 lanciato in Europa è un sistema di controllo che non ha una data di scadenza.
Si stanno rendendo conto che è destinato a essere permanente e che verrà ampliato.
Nel video qui sotto, un giovane cinese descrive come operano in Cina con l’ID digitale, i CBDC e il sistema di credito sociale. Entro il 2017, avevano già la tecnologia per addebitare automaticamente le multe sul conto corrente, per infrazioni come l’attraversare fuori dalle strisce, e la rete di controllo sta solo diventando più grande e più sofisticata ogni giorno che passa.
È questo che vogliamo in Occidente? È questo che volete per i vostri figli e i vostri nipoti? In caso contrario, dovete partecipare al movimento per prevenirlo, e per fare questo occorre apportare cambiamenti nella propria vita per far morire di fame la bestia che si nutre dei nostri dati personali e istruire le nostre famiglie e i nostri amici a fare lo stesso.
Here’s a personal account of how digital ID / central bank digital currencies / social credit systems operate in China.
Central banks and governments are nudging us towards this. We cannot let this happen. Wake up before it’s too late. pic.twitter.com/dOMpCXWiLs
— James Melville 🚜 (@JamesMelville) November 28, 2022
Link: https://childrenshealthdefense.org/defender/digital-identity-prison-social-credit-system-cola/
Foto di Gerd Altmann da Pixabay
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