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Home » La guerra è finita ma non ce lo dicono

La guerra è finita ma non ce lo dicono

di Raúl Ilargi Meijer per The Burning Platform

RobertoX by RobertoX
21 Maggio 2022
in Generale
- Leggere Disclaimer in fondo pagina
La guerra è finita ma non ce lo dicono
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Redazione: la Guerra sarà anche già finita, ma la paura deve continuare. Così come si è passati da un giorno all’altro dalla paranoia per il Covid a quella per la Guerra, ora c’è bisogno di un altro catalizzatore per alimentare la paura, ed ecco con un tempismo sfacciato apparire il “vaiolo delle scimmie”. Se non funzionerà allora si passerà al Marburg e a tutto il repertorio presente nei laboratori di ricerca biologica. Del resto per giustificare l’avvento un regime totalitario (come quello chi ci vogliono imporre) è necessario uno stato di paura permanente, come insegna il libro di Orwell,1984..

 


 

Non lo sentirete dai media o dai politici occidentali, per non parlare della NATO, ma dall’oggi al domani la guerra in Ucraina, o “l’operazione speciale”, si è conclusa. E la Russia ha vinto, su tutti i fronti e alle proprie condizioni. Ci saranno altre scaramucce e altri sacchi per cadaveri, ma non perché l’esito della guerra possa ancora essere cambiato. È finita.

È divertente vedere come i “soldati” Azov che si sono arresi siano ora descritti come eroici difensori dell’Ucraina, dopo essersi nascosti in un’acciaieria per 80 giorni, ma hanno comunque perso. Probabilmente ne sono rimaste poche centinaia, quelli che hanno più paura di essere catturati, e tutto ciò che la Russia deve fare è aspettare che escano. O no.

Il motivo per cui sono passati da nazisti a eroi in un attimo dalla stampa occidentale e ucraina era che erano considerati i “veri combattenti” di cui il loro paese aveva bisogno. Ora che si sono arresi, senza “combattere fino alla fine”, il Paese, esercito e civili allo stesso modo, vedranno il proprio morale crollare. L’Ucraina ha perso, Zelensky ha perso e la NATO ha perso. Mentre allo stesso tempo, la “nostra” stampa continua a raccontare storie di perdite e debolezze russe ecc. E di crimini di guerra sempre russi.

L’unica cosa sensata rimasta da fare è negoziare una pace nel conflitto, in cui la Russia vedrà la maggior parte delle sue richieste (niente armi nucleari, niente nazisti, niente NATO) esaudite. In caso contrario Zelensky diventerà colpevole della morte e della lunga sofferenza di molti dei suoi compatrioti, senza guadagnare un metro di terra, ed è difficile che lo possa desiderare. Non stupitevi se anche Zelensky si arrenderà presto, o lascerà il Paese, affermando che la Russia lo vuole morto e la sua fuga è stata “eroica”.

C’è un’alternativa: un attacco NATO su vasta scala alla Russia, ma pare proprio inverosimile. Dietro la retorica occidentale in troppi hanno letto delle sconfitte di Napoleone e Hitler quando ci hanno provato, e poi nessuno ama il rischio che una delle 6000 testate nucleari russe atterri sul proprio territorio.

La cosa più triste è che non c’è mai stato alcun motivo perché avvenisse tutto ciò. Si può dipingere Putin come un mostro o come un pazzo e “l’azione speciale” come completamente non provocata, ma occorrerebbe ignorare tutti gli avvertimenti che Russia ha lanciato nel corso di decenni per non capire che questa è una questione “esistenziale” per il loro paese. Il che significa che non si tireranno indietro. E questo tutti lo sapevano.

E inoltre, molti governi dei paesi della NATO cominciano a capire di cosa ne sarà di loro senza le risorse russe, i fertilizzanti, i raccolti, il petrolio, il gas ecc. Sono disposti a sostenere la NATO solo fino a un certo punto, comprese le sanzioni. Ma non vogliono essere responsabili del freddo e della fame per la loro gente. Se non altro perché ciò metterebbe fine alla carriera di molti politici.

Ci vorrà del tempo per fabbricare il linguaggio che consentirà di presentare una tale sconfitta come una vittoria. E tutte le persone che hanno esposto bandiere ucraine ovunque avranno bisogno di trovare una narrazione per difendere anche quello, ma il tempo guarisce molte ferite, anche quelle immaginarie.

E sì, tutto questo cambia enormemente la faccia del mondo. Gli Stati Uniti, e attraverso di essi la NATO, non sono più ufficialmente il sovrano unipolare del mondo. Dovranno condividere le luci della ribalta con Russia, Cina, India e altri (Bruxelles si è auto-esclusa). Potrebbe essere una cattiva notizia per chiunque sia al potere negli USA/NATO, ma per i cittadini è una storia diversa. Non hanno nulla da temere dall’esercito russo, ma molto dal perdere le risorse russe.

Insomma: la guerra è finita. Gli Stati Uniti cercheranno di inviare oltre 40 miliardi di dollari in “aiuti” -almeno la metà di questi in armi-, ma non ci sarà più nessuno a gestire le poche armi che non verranno distrutte dalla Russia [o vendute sul mercato nero  ndr]. E proprio come i russi possono semplicemente aspettare che le ultime truppe Azov lascino il compound di Mariupol, possono anche sedersi e tenere traccia di eventuali consegne di armi della NATO, e poi eliminarle. È davvero finita. A meno che non tengano conto di Napoleone. Ma non credo che faranno questo errore.

Nel frattempo, dovremmo essere tutti felici che la guerra sia finita.

Oppure no?

 

Link: https://www.theburningplatform.com/2022/05/20/war-is-over-but-they-wont-tell-you/

 


 

Le immagini, i tweet e i filmati pubblicati nel sito sono tratti da Internet (Google Image), oltre che – in generale – i contenuti,  per cui riteniamo, in buona fede, che siano di pubblico dominio (nessun contrassegno del copyright) e quindi immediatamente utilizzabili. In caso contrario, sarà sufficiente contattarci all’indirizzo info@mittdolcino.com perché vengano immediatamente rimossi. Le opinioni espresse negli articoli rappresentano la volontà e il pensiero degli autori, non necessariamente quelle del sito.

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