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Home » La mossa di Putin sul gas russo in rubli mette a nudo una grande verità: l’EU è governata da cojoni

La mossa di Putin sul gas russo in rubli mette a nudo una grande verità: l’EU è governata da cojoni

A causa delle confische dei governi occidentali ai beni russi, Putin decide che il pagamento - NON il prezzo - del gas russo dovrà avvenire in rubli. Si "uccide" dunque l'uso come valuta di scambio globale del dollaro (ed anche dell'euro). Appare evidente l'errore strategico catastrofico di Bruxelles (gli USA per ora se ne fregano, visto che sono i primi produttori al mondo di petrolio)

mittdolcino by mittdolcino
24 Marzo 2022
in Euro Crisis, Geopolitica, WWIII
- Leggere Disclaimer in fondo pagina
La mossa di Putin sul gas russo in rubli mette a nudo una grande verità: l’EU è governata da cojoni
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Mossa del cavallo di Putin, che spiazza gli avversari: il pagamento del gas dovrà avvenire in rubli. Ma senza modificare il prezzo del gas in dollari o euro, notate bene, che non cambia. Mi spiego: il gas verrà pagato ai prezzi concordati. Ma all’atto del pagamento (mensile) i clienti dovranno vendere la valuta contrattuale, euro, dollari o altro, comprando rubli, che verranno depositati presso banche russe. Conti appositi sono in via di definizione presso le banche corrispondenti in loco, autorizzate in tale senso dalla banca centrale di Mosca,

Vi sembra poco?

Allora non avete capito: sostanzialmente se è vero che le condizioni economiche non cambiano, prezzi, volumi, consegna ecc., dover forzatamente acquistare rubli da versare su conti appositi significherà l’impossibilità di fatto di attuare una guerra asimmetrica finanziaria contro Mosca, da qui in avanti. Ovvero far crollare il rublo – come successo molte volte in passato – sarà quasi impossibile, visto la necessità di costante acquisto di rubli, per pagare il gas, e corrispondente vendita di dollari ed euro.

Un colpo cuore anche all’eurodollaro, di fatto. A maggior ragione in periodi di alta inflazione, dove una valuta forte aiuta ad evitare l’erosione del potere d’acquisto causato ad es. dall’aumento del prezzo delle commodities.

Parallelamente, la fine del dollaro come valuta di scambio globale ha ufficialmente inizio.

Fa fin ridere che, in tale contesto, la Germania, alla notizia, si sia messa a frignare: “E’ violazione contrattuale!“. Perchè, non è violazione contrattuale confiscare i capitali russi presso la BIS-BIRS (https://www.bis.org/) di Basilea (la BIRS è oggi diretta da un francese, fino a pochi mesa fa dal tedesco Weidmann, ndr)?

Suvvia, un po’ di decenza….

*****

Insomma, qualche stratega tra Bruxelles, Berlino e Parigi ha fatto qualche enorme errore di calcolo. ENORME.

Anche in questo caso emerge prepotente l’inadeguatezza dei politici EU ed italiani, chiaramente direi: infatti il loro ruolo, come governanti, è preservare gli interessi dei cittadini EUropei, non le loro stesse cadreghe e quelle dei boiardi di sistema.

Dunque, decisioni politico-strategiche che puntino prima di tutto a nascondere gli errori di detti politicanti di bassa lega invece che massimizzare gli interessi per i cittadini restano un tradimento del mandato ricevuto. Mandato democratico ed elettorale, lo sottolineo.

Nel contesto, lo ricordo a tutti, l’Ucraina NON fa parte dell’EU. Dunque dovrebbero venire prima i cittadini ed i paesi EUropei.

Invece…

*****

Immediatamente, alla notizia, il prezzo del gas russo in EU è esploso, idem il petrolio: maggiori costi in vista per i cittadini EU. Encore, il danno e la beffa per i cittadini EUropei.

La conclusione, la conseguenza, è che – tristemente – le ritorsioni economiche occidentali si stanno ritorcendo contro chi le ha imposte….

Non c’è altro da aggiungere.

*****

Resta la considerazione che la mossa di Putin rappresenta davvero l’inizio della fine del dollaro come valuta di riserva globale, che gli ha permesso per decenni di fare scambiare carta con preziosi merci fisiche. Il “trucco” funziona solo se il dollaro viene usato “per forza” e massicciamente; ossia in forza di vincoli contrattuali, per molti beni usati globali, ossia beni usati necessariamente da tutti. Ad esempio l’energia. Ad esempio il petrolio. Ad esempio praticamente la totalità delle commodities.

Insomma, a termine, la mossa di Putin rappresenterà un certo autogol per gli USA. Ma che verrà sentito più avanti, visto che ad oggi il prezzo dell’energia in USA non è affatto un problema, visto che il primo produttore di petrolio al mondo è proprio l’America di Biden.

Alla fine l’unico sistema-paese che affonderà, anche rapidamente direi, è l’EU, chiaramente.

 

Facciamo per altro presente che l’Ucraina, un paese, lo ripeto, NON EU usato come scusa per le sanzioni a Mosca, ha ZERO possibilità di resistere a quella che fu l’Armata Rossa. ZERO.

Per farvi capire: è come se l’Italia entrasse in conflitto con gli USA, avrebbe ZERO probabilità di resistere. ZERO. La Russia ne ha anche meno di probabilità, visto che confina con il suo nemico; dunque i tanks russi possono arrivare facilmente sul suo territorio.

In tale contesto, lato EU, armare l’Ucraina rappresenta dunque una cd. “cagata pazzesca”: si aiuta solo Zelensky a disintegrare il proprio Paese, uccidendo i suoi stessi concittadini, senza dare all’Ucraina alcuna possibilità di vittoria. Ricordo per l’altro l’art. 11 della Costituzione Italiana, recita:

“L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo.”

Chiaramente l’invio di armi ad un contendente, a maggior ragione se comunque condannato a perire per manifesta inferiorità, significa non rispettare tale dettame della Suprema Carta, chiaramente (…).

*****

Finalmente, l’impressione conclusiva.

Le decisioni USA, imposte all’EU via politici locali che evidentemente non possono e/o non vogliono dire no a Washington governata dai Dem, tutti figli di Davos, alla fine otterranno uno e un solo risultato chiaro: DISINTEGRARE L’EU E L’EURO.

Sembrerebbe addirittura un piano concordato, che dite? Tanto sono lampanti le conseguenze negative per l’EU….

La risposta a tale debacle, lato EU, è stata per altro stucchevole.

In pratica, come dire, “L’EU attua ritorsioni anti- russe che si ritorcono contro se stessa; dunque Putin ci frega“. E Bruxelles che fa? Come conseguenza forma l’esercito europeo, come diceva l’altra sera il gen. Graziano, al tiggì, “raggiungere rapidamente la capacità di portare soldati EU a 6000 km di distanza”

(E poi per cosa? Per colonizzare paesi esterni all’EU al fine rubargli le loro risorse? Siamo sempre al solito colonialismo europeo, rileviamo…)

Un harakiri certissimo, a termine. Statene certi.


 

La dura vita di chi ha voluto la bicicletta e poi deve anche pedalare (no, non parlo di Trumo, ma dei cd Dem…)


In realtà riteniamo che nulla potrebbe essere davvero come sembra: e se – vi chiedo – ad esempio, i figli di Putin frequentassero, che so, le scuole americane?

Chissà…

Chiudo con un caloroso, “Ciao EU”. I nazisti, anche se si sono nascosti per decenni, come l’altra volta stanno perdendo l’ennesima guerra, lasciando dietro le solite macerie…

MD

*****

Image: thanks to Pixabay, https://pixabay.com/de/photos/gas-herd-w%c3%a4rme-k%c3%bcche-brenner-1822691/

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