Colpo di scena in Svizzera: l’amatissimo ex sindaco di Lugano, Marco Borradori, deceduto alcuni mesi fa in condizioni apparentemente inusuali – era uno sportivo, si preparava alla maratona, è morto improvvisamente per problemi di cuore – viene riportato, durante una trasmissione di una emittente TV, che sarebbe morto a seguito della vaccinazione di vaccino COVID! (senza riferire, apparentemente, se fosse prima o seconda dose, ndr).
Tali parole hanno causato l’apertura di un procedimento amministrativo da parte del Dipartimento della sanità e della socialità (DSS), come riferisce Ticinonews.
Chiaramente la faccenda fa pensare, pur essendo in sviluppo.
Si fa notare come Marco Borradori sia il secondo politico leghista ticinese trapassato in circostanze diciamo peculiari, dopo la morte improvvisa (anche lei) di Giuliano “Nano” Bignasca, fondatore della Lega dei Ticinesi, cervello finissimo e grande patriota locale, circa 9 anni fa. Precisamente, per contestualizzare in termini di tempo, tale grave dipartita succedeva proprio mentre si scatenava in Italia la II. Tangentopoli (…).
Per farvi capire l’importanza del soggetto in questione, parlo di Bignasca – Borradori era una sua diciamo “creatura”, ndr -, quando Umberto Bossi venne colpito da un devastante problema circolatorio, ricoverato in fin di vita, andò a curarsi al Cardiocentro di Lugano, uno dei migliori della Svizzera probabilmente d’Europa, dove si contribuì in modo sostanziale a salvargli l’esistenza (…). Si noti che il Cardiocentro di Lugano vede, da tra i medici pionieri/fondatori, anche il prof. Siclari, italiano e biellese d’adozione, ai vertici della società svizzera di cardiochirurgia (…).
Insomma, dopo Bignasca, anche Borradori che muore lui improvvisamente per un problema cardiaco in Ticino ed in Svizzera, pur in presenza di uno dei veri centri di eccellenza svizzera in cardiochirurgia, fa pensare.
Ora il dr. Nussbaumer apre una faglia enorme, scatenando dubbi smisurati sui rischi vaccinali COVID (dubbi che sembra serpeggiassero da tempo), ad esempio in relazione alle rilevate patologie post vaccinali legate alla miocardite (patologia tutt’altro che benigna, checchè ne dicano i media soprattutto italiani; di fatto il contrario, patologia sempre potenzialmente grave e spesso mortale, ad es. nei 5 anni dalla diagnosi, ndr).
Vi terremo informati sugli sviluppi dell’inchiesta che si preannuncia densa di sorprese.
MD
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