Abbiamo intervistato il Professor David Clements, professore di diritto alla New Mexico State University. È stato uno dei presentatori al Cyber Symposium di Mike Lindell e ora sta viaggiando per il paese cercando di portare l’attenzione sul problema dell’integrità elettorale.
Ricordate che qualche mese fa abbiamo intervistato Mike Lindell? Fu un’intervista intensa, nella quale il magnate americano sosteneva di avere le prove effettive della frode elettorale avvenuta in America l’anno scorso.
L’imprenditore americano ci diceva poi che stava organizzando un Simposio nel quale la truffa sarebbe stata svelata al mondo.
I media, impazienti, insistentemente chiedevano prove di questa frode, canzonandolo e dipingendolo come un buffone mitomane. Ma Mike Lindell durante l’intervista ci ha avvisato. Ci ha chiaramente detto che non si può dimostrare con uno schiocco di dita la frode. Attraverso determinate competenze e specifiche macchine si può provare quello che i mass media progressisti (e non solo) hanno definito indimostrabile.
E così ha fatto Mike Lindell. Il Cyber Symposium è stata la piattaforma attraverso la quale numerosi esperti e professionisti sono stati in grado di provare quelle verità che sono sempre state archiviate come bufale.
Uno di quei professionisti era il Professor David Clements. Di seguito troverete il suo intervento al Cyber Symposium:
https://www.youtube.com/watch?v=aPcmnNaZve8
Ora che ho introdotto brevemente il personaggio che abbiamo intervistato, ritengo opportuno capire di cosa abbiamo parlato durante questa intervista.
In poche parole il Professor David Clements ci ha fatto capire che gli Stati Uniti sono vicini all’Italia, ma prima di poter intervenire in soccorso dei loro alleati devono liberarsi da un nemico interno che li sta divorando.
Il problema che gli Stati Uniti stanno ora affrontando viene riassunto da queste parole di Marco Tullio Cicerone (e forse è applicabile anche per altri stati dell’occidente):
“Una nazione può sopravvivere ai suoi imbecilli ed anche ai suoi ambiziosi, ma non può sopravvivere al tradimento dall’interno. Un nemico alle porte è meno temibile perché mostra i suoi stendardi apertamente contro la città. Ma per il traditore che si muove tra quelle, la porta è aperta, il suo mormorio si sposta dalle strade alle sale del governo stesso. Perché il traditore non sembra un traditore. Parla una lingua che è familiare alle sue vittime ed usa il loro volto e le loro vesti, appellando alle profondità del cuore umano. Marcisce il cuore di una nazione; lavora in segreto come un estraneo nella notte, per abbattere i pilastri della nazione, infetta il corpo politico in modo inesorabile”.
Infatti quello che ha mosso il Professor Clements ad agire e a interessarsi di quello che è avvenuto nel fatidico novembre 2020 è stato l’amore per la propria patria che ha fatto da molla e lo ha indirizzato verso un cammino preciso: svelare la frode ed esporre i traditori agli occhi del mondo.
Infatti come continua il Professore il cosiddetto potere globalista sperava che i cittadini americani (e non solo) si dimenticassero di questa storia e accettassero benevolmente l’insediamento del nuovo presidente. Presidente, Biden, che il Professor Clements si rifiuta di riconoscere. E come lui milioni di altri americani.
Infine dichiara che “la parte più sacra dello stato di diritto è il voto, perché è così che passiamo pacificamente da un politico all’altro”
Questo è il motivo per cui, a torto o a ragione, se c’è anche solo un dubbio a proposito dell’integrità delle elezioni di uno stato (soprattutto uno gli Stati Uniti), è non solo necessario, ma imperativo che si proceda a una verifica certosina e seria di quello che è il procedimento adottato in sede elettorale.
E l’audit di Maricopa ne è un esempio. Vedremo a breve quale effetto sortirà quanto successo nella contea dell’Arizona.
Ringraziamo il Professor Clements, per il suo coraggio e per la sua integrità. Molti da noi dovrebbero prendere a esempio quest’uomo..
Potete seguire l’intervista su Rumble:
O su YouTube:
https://youtu.be/bugUIZ5s7aM
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l’Alessandrino
