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Home » Due numeri per far capire alla casta di Stato (magistrati, professori, grand commis d’Etat…) che la loro pensione presente o futura ed i loro privilegi attuali comunque vada sono destinati a volatilizzarsi. Anche se avalleranno il cd. Reset (cfr. Cornuti & Mazziati)

Due numeri per far capire alla casta di Stato (magistrati, professori, grand commis d’Etat…) che la loro pensione presente o futura ed i loro privilegi attuali comunque vada sono destinati a volatilizzarsi. Anche se avalleranno il cd. Reset (cfr. Cornuti & Mazziati)

mittdolcino by mittdolcino
3 Settembre 2021
in Attacco all'Italia?, Crisi del globalismo, Fine del Sovranismo
- Leggere Disclaimer in fondo pagina
Due numeri per far capire alla casta di Stato (magistrati, professori, grand commis d’Etat…)  che la loro pensione presente o futura ed i loro privilegi attuali comunque vada sono destinati  a volatilizzarsi. Anche se avalleranno il cd. Reset (cfr. Cornuti & Mazziati)
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Valutazione mattutina. Ho notato ieri che alla fin fine, nonostante i disastri fatti, ci sono ancora soggetti che tifano per una continuità del sistema euro. Che è basato sulla deflazione, prima dei prezzi e poi salariale. Deflazione che a lungo termine annichilisce l’attività economica ad es. dei paesi eurodeboli, assieme all’inflazione.

Bene, la casta di Stato sembra connivente con questo piano, perchè pensa che sia inevitabile: se salta il sistema perderebbero i loro enormi privilegi, vedasi lega prima anti-€ e poi pro-€ una volta eletta. Dunque, nella migliore delle ipotesi i grand commis d’Etat si nascondono, non combattono detto reset. Sappiate che alla fine i primi “Cornuti e Mazziati” saranno proprio loro, i privilegiati di Stato, resettati in famiglia e nella socialità e pur ANCHE senza i privilegi a cui erano abituati.

Voi direte, fai la morale…

No, no! Tutt’altro, faccio matematica. Non si scappa.

E con una sola ed unica premessa: se il Reset significa depopolamento, fate bene attenzione che se la popolazione attiva scende ed il debito resta costante, il debito pro-capite, ossia per persona, ESPLODE. Perchè il debito RIMANE. E con tassi alti, peggio! Tassi alti che con l’inflazione in arrivo è innegabile ci saranno, pena annichilire il patrimonio di chi comanda (non succederà infatti di avere tassi reali negativi per troppo tempo, in Germania mica sono fessi o svenduti come in Italia,ndr).

Dunque, magari, a breve, gli stessi che hanno imposto il reset verranno a spogliarvi dei vostri averi. Per ripagare il debito? Si sa infatti che restando nell’euro prima o poi il debito va ripagato.

La BCE ha già fatto capire, l’ala tedesca, scorsa settimana/ca. 10 gg fa, che il PEPP deve finire. Ossia basta sovvenzioni “aggratis” della BCE ai paesi eurodeboli, i tassi vanno alzati.

Nel mezzo di tutto questo, l’EU “paga” all’Italia i primi 25 mld di euro del Recovery Fund, soldi già anticipati dall’Italia come contributore netto dell’EU; dopo che il PIL era sceso di 150 mld l’anno scorso e pur anche accumulando qualcosa come 200 mld di euro di debito in più nel 2020, con l’economia ferma.

E gli altri soldi EU del RF? Arriveranno nel 2022, quando precisamente non si sa, se ci sarà ancora l’EU e soprattutto l’Italia…

Ma andiamo ai numeri, una carrellata-. Per far capire ai grandi boaiardi di Stato che, a non opporsi a questa forma strisciante di dittatura del virus, via privazioni e lockdown, alla fine saranno loro stessi le vittime.


Pensioni, due soli numeri:

  • 23 milioni di pensioni pagate dallo Stato, circa; a fronte di poco più di 22 milioni di occupati

Commento: terrific


Debito dello Stato & PIL Italiano

-PIL ai livelli del 2006

-PIL per capita a livelli del 2004

-dal 2008 a 2020 il PIL non è salito durante 6 anni su 13 (!)

-Debito a ca 2750 mld€

-Debito/PIL senza sommerso: 180% in salita

Commento: l’Euro ha fracassato l’Italia (LINK), inutile commentare oltre.


Debito regionale (dedicato ai leghisti)

Il sito Statista, lato sito tedesco (https://de. …), nella statistica “Average debt per capita in Italy in 2020, by region (in euros)“, sezione “Finance & Insurance“, ci ricorda la classifica delle regioni più indebitate d’Italia, pro capite:

  1. Trentino-Alto Adige
  2. Lombardia
  3. Veneto
  4. Emilia Romagna

Commenti:

1. Se l’economia non riparte, tali regioni indebitate per economia sistemica sono le prime a fare crack. A maggior ragione se i tassi salgono e/o le banche chiudono i cordoni della borsa.

2. Sicuri che sia stata la scelta giusta affidarsi a gente come i leghisti che non studiano, non fanno i compiti a casa e che quando c’era lavoro nella migliore delle ipotesi lavoravano a testa bassa 18 ore al giorno senza vedere cosa capitava sopra la loro testa? Ossia delegando a strategicamente incapacitati come Salvini il comando politico, ovvero le azioni da attuare? Io, no, anzi…


Non se, ma quando…

E dunque torniamo al fantomatico Reset presentato sulla copertina del Time qualche tempo fa, con l’Italia proprio come epicentro del laboratorio globalista (in tale foto di copertina era proprio così, un cantiere in costruzione, andatevela a riguardare); ossia secondo alcuni addirittura con un ipotetico piano di depopolamento mondiale. Anzi – NEL CASO – direi regionale per la precisione (anche questo un aspetto che i “furbissimi” italici di stanza nella Roma politica non hanno ben compreso). Piano già illustrato in passato da giornali irlandesi ad esempio, sotto.


Chiaramente erano fake news ai tempi, quando tale termine non esisteva ancora, 2011


In tale logica, ricordate solo una cosa: da una parte, se la popolazione scende (causa quello che volete), il debito comunque resta. E viene suddiviso su meno persone, come nel caso del debito dello Stato. Ossia, per ogni persona il debito statale proporzionalmente sale. Anche esponenzialmente, quanto meno rispetto al salario medio di ognuno di voi che leggete, che mediamente e medianamente è in discesa, post COVID (anche se Draghi furbescamente glissa sulla discesa in corso dei salari medi e mediani, ndr).

Dall’altra, a pensare come soluzione di sostituire gli italiani che trapassano, causa COVID o altro, salvando i conti dell’INPS, ossia i privilegi della casta di Stato, significa non averci capito una beata fava.

Infatti la gente che resta, i neri che sostituiscono/sostituiranno gli italiani, oltre ad avere ognuno in capo un debito maggiore, non hanno competenze per fare vera crescita, intendo per ripagare detto debito. Sono solo manodopera di bassa lega, valgono solo consumi per altro poco o nulla educati.

Dunque, a parte prevedere future sommosse popolari dei neri divenuti italiani (che non accettano di far gli schiavi a casa d’altri, stile banlieu, ndr), facile derivare che gli stessi che hanno imposto il reset all’Italia poi vorranno rifarsi sugli asset lasciati indietro nel caso dai morituri italiani. Chiedendo ad esempio – come viatico – il rientro del debito in euro, andiamo a poco, la BCE e Weidmann ci hanno già dato il preavviso.

Ossia conquistando per poco o nulla – e sotto il vostro naso, anche la vostra bella casa in Italia – quello che fu il vostro paese.

C’è infatti una regola nella cooptazione legata al colonialismo: viene fatta ad personam, conoscendo il soggetto e abbonandogli privilegi, uno per uno. Facendo pagare il conto alla massa sconosciuta.

Come il vicerè spagnolo faceva nei Promessi Sposi, a Milano.

Auguri dunque, se non conoscete personalmente il vicerè…

MD

*****

Immagine al titolo: https://www.macrotrends.net/countries/ITA/italy/gdp-gross-domestic-product

*****

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Questo sito nasce dall’esigenza di poter condividere analisi e strumenti di analisi indipendenti senza alcuna affiliazione politica o di sodalizio in ambito economico o, utilizzando una aggregazione precedente, sociologico. crediamo infatti che la libertà di analisi e di critica – solo se costruttiva – deve restare la base di ogni contraddittorio pubblico, sempre in buona fede. L’ambito vuole essere economico, con lo scopo di di analizzare la società con un metro appunto di valorizzazione economica e/o sociologica.

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