di Megas Alexandros
Vi ricordate!!! il nostro team ve lo aveva detto e scritto quando ancora nessuno se ne rendeva conto. Quando i nostri politici e gli economisti main stream si scannavano sul tema “MES SI – MES NO”, noi vi abbiamo detto: “attenzione!!! con la pandemia la BCE e’ diventata di fatto prestatrice di ultima istanza”…. “sta comprando tutto e senza limiti”. Addirittura, infischiandosene dei trattati ha cominciato a finanziare i deficit degli stati membri, cosa che soltanto a nominarla mesi prima si finiva diretti alla ghigliottina.
Si, siamo stati i primi e ne abbiamo anche le prove. Solo un po’ di tempo dopo, che il sottoscritto aveva consegnato un programma ad esponenti di Fratelli d’Italia, con all’interno una accurata spiegazione sul tema, abbiamo visto dei segnali di risveglio in tal Claudio Borghi economista della Lega, che finalmente, in una seduta parlamentare lo ha fatto presente.
Quante volte abbiamo detto, che l’Italia in virtu’ di questa nuova strada intrapresa dalla BCE, si sarebbe trovata in una posizione di forza nei confronti della EU; proprio perche’ essendo quest’ultima nella tremenda posizione di dover fare di tutto per salvare la sua creatura, cioe’ la moneta euro, questo avrebbe permesso ai nostri governanti finalmente di puntare i piedi e di fare tutto quello che necessiterebbe per il bene della nostra disastrata economia.
Ma, tra il dire ed il fare c’e’ di mezzo il “MEF”….. e chi al MEF e’ posto al comando, vale a dire Roberto Gualtieri, l’uomo voluto dai poteri europei su quella poltrona. Ed e’ facilmente immaginabile il motivo a giustificazione di questa scelta… leggete sotto:
Anche qui dovrei dirvi: “ve lo avevo detto!!”….. vogliono salvare l’euro ma non vogliono salvare le famiglie e le imprese. Ed il ministro Gualtieri, come vedete, esegue fedelmente gli ordini.
Facciamo un passo indietro. L’euro gia’ all’epoca del governo Berlusconi rischiava di cadere, quando in seguito alle politiche di austerity applicate al nostro paese, materializzate in surplus governativi perenni, gli spread furono fatti schizzare alle stelle. Come ben sappiamo per un paese che non controlla la sua moneta e con una economia in depressione, trovare le risorse fiscali per pagare tassi altissimi sul debito e’ pressoche’ impossibile.
Fu cosi, che per non far morire lo schiavo e per farlo continuare a lavorare arrivo’ Mario Monti, il quale per evitare il default in modo da poter continuare ad imporre le politiche di austerity imposte dalla EU, aveva bisogno che lo spread scendesse. Ed ecco che eliminato un premier scomodo (allora era scomodo… oggi la sua genoflessione alla EU e’ direttamente proporzionale al rincoglionimento dell’eta’ che avanza), e sostituito con uno allineato, la BCE subito si precipito’ a fare di tutto per abbassare lo spread…. (il famoso “whatever it takes” di Draghi).
Certo, quella frase servi’ a calmare i mercati, ma i mercati non si sarebbero calmati se a quella frase non fosse seguito un massiccio programma di “Quantitative easing”, cioe’ stampre soldi dal nulla per andare a ricomprare i debiti degli stati membri detenuti presso le banche.
Quindi come vedete non si puo’ andare contro le forze dell’economia; ed il mantra europeo, impostoci per anni “l’austerita’ per la crescita” e’ una tremenda balla solo per chi vuole crederci. Attuare politiche di tagli alla spesa ed aumento delle tasse credendo che un giorno ci porteranno alla crescita, equivale ad infilare i nostri piedi dentro un secchio e pensare che lo possiamo alzare da terra tirando il manico.
Ma, con l’avvento della pandemia, le forze dell’economia che i poteri europei dovevano affrontare sarebbero state ancora piu’ grandi. Come sappiamo produzione si e’ fermata per mesi e con essa i flussi fiscali, e se a questo aggiungiamo gli esborsi per le casse integrazioni, i governi europei si sono trovati di fronte ad un enorme deficit di cassa. Ecco che la BCE e’ dovuta correre immediatamente in loro soccorso; e con il patto di stabilita’ sospeso fino a data da destinarsi e come detto in barba ai trattati, e’ corsa a finanziare immediatamente tali deficit, pena il conseguente disordine sociale che avrebbe portato il nostro e probabilmente altri paesi ad uscire immediatamente dall’euro per dotarsi di una propria moneta ed un banca centrale sotto il controllo del proprio governo.
Immediatamente come per magia i tassi sui nostri titoli e quelli greci sono finiti in zona negativa, nonostante rapporti debito/PIL in salita alle stelle. Alla faccia di quegli economisti super attivi sui socials (vedi De Romanis e Marattin… tanto per citare i piu’ simpatici), che ci hanno stressato per anni con la parola “i mercati”….. cari miei, i mercati di fronte ad una banca centrale, che come pronunciato recentemente anche da Madame Legarde, ha soldi infiniti….. non contano niente.
I tassi li decidono i governi con le loro banche centrali non i mercati. Guardate il grafico sotto come i programmi della BCE hanno azzerato i tassi dei bond greci ed italiani.
La prova di quello che abbiamo sempre sostenuto, che vogliono salvare l’euro e non le imprese e le famiglie, sta proprio nel comunicato del MEF sopra riportato.
“Le casse dello stato sono piene” recita il comunicato e “potremmo riempirle ancora di piu’ ma non vogliamo”…… si rinuncia ad emettere TDS pur sapendo che la BCE li comprerebbe, lasciando famiglie ed imprese nel dramma in attesa dei fantomatici prestiti del Recovery Fund e/o del “cappio al collo” del MES.
Se fossimo in un processo penale, il Pubblico Ministero si alzerebbe di scatto dicendo: “ecco la pistola fumante”…… questo e’ il comunicato del MEF sopra riportato.
Quando tornera’ il sereno, dopo i venti freschi da oltre oceano…… noi patrioti veri, non dovremo assolutamente dimenticare coloro che sono stati i traditori di questo paese….. e la lista si allunga sempre di piu’.
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