Giuseppe Sandro Mela per Senza Nubi (sintesi)

In sintesi.
— Nel 2018 l’economia non osservata, che comprende l’economia sommersa e l’economia illegale, si attesta a 211 miliardi di euro, con un peso dell’11,9% sul Pil.
— Rispetto al 2017, si riduce di circa 3 miliardi, confermando la tendenza alla discesa dell’incidenza sul Pil, dopo il picco raggiunto nel 2014 (13,0%).
— L’economia sommersa ammonta a poco meno di 192 miliardi di euro e le attività illegali a circa 19 miliardi.
— Le unità di lavoro irregolari nel 2018 sono 3 milioni 652 mila, in calo di 48 mila unità rispetto al 2017.

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«L’economia non osservata è costituita dalle attività economiche di mercato che, per motivi diversi, sfuggono all’osservazione diretta della statistica ufficiale e pongono problemi particolari nella loro misurazione.
Essa comprende, essenzialmente, l’economia sommersa e quella illegale.
Le principali componenti dell’economia sommersa sono costituite dal valore aggiunto occultato tramite comunicazioni volutamente errate del fatturato e/o dei costi (sotto-dichiarazione del valore aggiunto), oppure generato mediante l’utilizzo di input di lavoro irregolare.
Ad esso si aggiunge il valore dei fitti in nero, delle mance e una quota che emerge dalla riconciliazione fra le stime degli aggregati dell’offerta e della domanda.
Quest’ultimo tipo di integrazione contiene in sé, in proporzione non identificabile, sia effetti collegabili a fenomeni di carattere puramente statistico sia elementi ascrivibili all’esistenza di componenti del sommerso non completamente colte attraverso le consuete procedure di stima.
L’economia illegale include le attività di produzione di beni e servizi la cui vendita, distribuzione o possesso sono proibite dalla legge, e quelle che, pur essendo legali, sono svolte da operatori non autorizzati.
Le attività illegali incluse nel Pil dei Paesi Ue sono la produzione e il commercio di stupefacenti, i servizi di prostituzione e il contrabbando di sigarette …
Nel 2018, il complesso dell’economia sommersa vale 191,8 miliardi, il 12,0% del valore aggiunto prodotto dal sistema economico, con una riduzione di 3,2 miliardi rispetto all’anno precedente.
La componente legata alla sotto-dichiarazione del valore aggiunto ammonta a 95,6 miliardi (98,5 miliardi nel 2017) mentre quella connessa all’impiego di lavoro irregolare si attesta a 78,5 miliardi (80,2 miliardi l’anno precedente).
Le componenti residuali ammontano a 17,6 miliardi (16,3 nel 2017) …
Nel 2018 sono 3 milioni e 652 mila le unità di lavoro a tempo pieno (ULA) in condizione di non regolarità, occupate in prevalenza come dipendenti (2 milioni e 656 mila unità).
La riduzione della componente non regolare (-1,3% rispetto al 2017) segnala un ridimensionamento di un fenomeno che nel 2017 si era invece esteso (+0,7% rispetto al 2016) …
L’incidenza del lavoro irregolare è più rilevante nel terziario (16,4%) e raggiunge livelli particolarmente elevati nel comparto degli Altri servizi alle persone (46,9%) dove si concentra la domanda di prestazione lavorative non regolari da parte delle famiglie»
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Link Originale: https://senzanubi.wordpress.com/2020/10/24/italia-economia-non-osservata-211-miliardi-11-9-del-pil/
Scelto e pubblicato da Franco
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