di Megas Alexandros
“Follow the money” diceva spesso ai suoi collaboratori il Procuratore Giovanni Falcone, quando non riuscivano ad imboccare la strada giusta nelle loro indagini. E spesso, era seguendo il percorso dei soldi che alla fine riuscivano ad individuare i mandanti.
Forse usando lo stesso metodo e seguendo chi si e’ arricchito con l’entrata della moneta euro, riusciremmo a capire chi sono coloro che non ci fanno uscire.
Proprio oggi, diversi quotidiani (Il Fatto Quotidiano, Forbs, Wall Street Italia), riportando la ventesima edizione del report BCG “Global Wealth 2020: The Future of Wealth Management—A Ceo Agenda”, evidenziano come l’Italia sia la nona nazione al mondo per ricchezza finanziaria con 5.300 miliardi di dollari (4.900 miliardi di euro).
L’analisi BCG stima 400 mila italiani milionari, cioè persone che detengono un patrimonio di almeno un milione di dollari in ricchezza finanziaria, l’1% della popolazione adulta. Se si guarda poi al segmento degli Ultra High Net Worth, di individui che detengono un patrimonio superiore ai 100 milioni di dollari di ricchezza finanziaria, in Italia se ne contano 1.700.
Stando ai dati, ben il 41,1% del patrimonio finanziario nel 2019 è detenuto dai milionari, ma una larga parte della ricchezza appartiene ai cosiddetti clienti affluent e lower private, gli individui con una ricchezza che arriva al milione.
Spostandoci a livello mondiale ed indietro nel tempo, colpisce come negli ultimi venti anni abbiamo assistito al rialzo di mercato più lungo della storia e la ricchezza finanziaria mondiale è triplicata di valore, passando da 80 mila miliardi di dollari nel 1999 a 226 mila miliardi di dollari a fine del 2019.
Solo lo scorso anno si è registrata una crescita del 9,6% nei patrimoni personali, la più forte nell’ultimo decennio.
Tanto per gettare benzina sul fuoco al già acceso dibattito sulla crescita delle diseguaglianze, vale la pena ricordare le nuove ricchezze accumulate da alcuni degli uomini più ricchi del mondo dallo scorso marzo ad oggi. Il patrimonio del fondatore di Amazon Jeff Bezos è salito da 113 a 180 miliardi di dollari, quello di Bill Gates da 98 a 114 miliardi, quello del fondatore di Facebook Mark Zuckerberg da 55 a 98 miliardi. E ancora, il finanziere Warren Buffet da 68 a 80 miliardi, il patron di Oracle Larry Ellison da 59 a 71 miliardi, Steve Ballmer (ex Microsoft) da 53 a 71 mld, Elon Musk di Tesla da 25 a 68 miliardi.
Per ora l’effetto Covid funziona al contrario. Del resto i massicci interventi di sostegno di governi e banche centrali spingono i valori degli asset finanziari che nella quasi totalità sono in mano a persone con redditi medio alti.
La realta’ che emerge da questi dati e’ chiarissima, negli ultimi 20 anni i soldi sono andati esclusivamente a finire nelle tasche del mondo dell’elite finanziaria.
In Italia negli ultimi 30 anni, i vari governi hanno incanalato “avanzi primari” uno dietro l’altro, prelevando risorse dall’economia reale per poi trasferirle al mondo finanziario per mezzo della spesa pubblica per interessi.
E non possiamo certo sorprenderci se oggi il problema principale del nostro paese e’ la mancanza di consumi, dopo che per tutto questo tempo abbiamo travasato ricchezza dalle tasche di molti a quelle di pochissimi.
L’economia gira meglio se si vendono 1 milione di giacche da 100 euro che 100 giacche da un milione di euro cadauna.
Sono lontani ricordi gli anni 80/90 quando i percettori di interessi sui titoli del debito pubblico erano il 60% dei cittadini italiani, oggi solo il 5% ne beneficiano.
Nel contesto attuale la ricchezza finanziaria degli italiani risulta essere un asset particolarmente strategico, sopratutto alla luce della permanenza del nostro paese nel sistema euro.
Piu’ di uno in italia e nel mondo hanno lanciato l’idea di una patrimoniale per porre fine alla depressione economica che il nostro paese vive da anni, oggi tremendamente aggravata dall’epidemia del Covid-19.
Ipotesi di patrimoniale avanzata in varie sfumature da economisti come Thomas Piketty o Gabriel Zucman e sposata da politici come Elizabeth Warren o Bernie Sanders, fino ad arrivare alla “patrimoniale nascosta” proposta dal Presidente della Consob Paolo Savona sottoforma di “bond perpetual”.
Quello che e’ certo, e che da tempo vi sto ripetendo, con i dati che vi ho riportato e’ chiaro che a questo giro, se patrimoniale sara’, saranno i ricchi a pagare o meglio ancora i “ricchissimi”.
Immaginate una patrimoniale del 25% su questi 400 mila soggetti, frutterebbe nelle casse dello Stato italiano la bellezza di 500 miliardi, pronti subito ed a fondo perduto, altro che Recovery Fund, MES, SURE, Bond perpetual.
Questi soldi, se spesi per il raggiungimento della piena occupazione, farebbero capovolgere la situazione economica del nostro paese in un attimo e certamente non farebbero morire di fame i “paperoni” che sarebbero costretti a versarli.
In fin dei conti, svestendo i panni dello studioso della Modern Monetary Theory e vestendo quelli del Robin Hood dei gironi nostri, vi dico che, come giustizia comanda, si tratterebbe solo di una restituzione della refurtiva.
Questi “paperoni” si sono arricchiti solo e soltanto perche’ hanno gestito le leve del comando, usandole esclusivamente a proprio vantaggio e di fatto rubando i soldi dalle nostre tasche, tramite un uso privatistico della moneta e della Banca Centrale.
E se poi andassimo a vedere chi realmente possiede questa ricchezza finanziaria, logica vuole che in gran parte, sia sui conti di proprieta’ delle banche commerciali ed in possesso di chi comanda realmente il nostro paese, quandi, cari miei al sottoscritto “il cuore non piange” di certo per questi squallidi soggetti che hanno portato via il nostro presente ed il futuro dei nostri figli, per il quale a niente valgono le lacrime di coccodrillo di Draghi, piante con la maestria di un attore di Hollywood nel meeting di Rimini.
Ecco, che improvvisamente seguendo i soldi e tenendo presente che dall’introduzione dell’euro coloro che comandano hanno triplicato i loro patrimoni, abbiamo trovato chi ancora non vuole uscire dall’euro e ci obbliga ancora, a stare dentro questa gabbia.
Chissa’ se una patrimoniale cosi’, come sopra esposta non faccia cambiare loro, idea improvvisamente????!!!!
Vi lascio con una domanda, per vedere se avete ben compreso i dettami della MMT, in tema di bilanci settoriali di un sistema economico:
Dando per assodato che il debito pubblico e’ tutto quello che il settore governativo ha speso negli anni meno quello che ha raccolto con la tassazione, praticamente la ricchezza finanziaria del settore privato.
“se il debito pubblico italiano e’ 2.500 miliardi, come puo’ essere la ricchezza finanziaria del settore privato 4.900 miliardi???”
ed altra questione che nessuno ha mai evidenziato negli anni:
“le passivita’ della BCE, cioe’ tutti i soldi da lei emessi sono debito pubblico europeo????”
e visto che sono 5.000 miliardi dove sono finiti, visto che non e’ stato concesso e tuttora non e’ concesso alcun euro per investimenti pubblici????
Solo quando la maggioranza della gente conoscera’ alla perfezione come funziona l’economia moderna e la moneta moderna potremmo avere una speranza di cambiamento.
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