• Chi siamo
  • Per chi vuole scrivere
  • Regole del blog
martedì 13 Maggio 2025
Mittdolcino Home
  • Temi
    • Clima
    • Clima ed Economia
    • EUropa
    • Euro Crisis
    • USA
    • Attualità
    • Analisi e Studi
    • Crisi
    • Geopolitica
    • Conti pubblici
    • Dati regionali
  • Dal mondo
    • Rassegna stampa
    • Video
  • Generale
  • Noi sui social…
    • Canale Telegram
    • Twitter
  • Per chi vuole scrivere
  • Noi su Youtube
  • Noi su Rumble
No Result
View All Result
  • Temi
    • Clima
    • Clima ed Economia
    • EUropa
    • Euro Crisis
    • USA
    • Attualità
    • Analisi e Studi
    • Crisi
    • Geopolitica
    • Conti pubblici
    • Dati regionali
  • Dal mondo
    • Rassegna stampa
    • Video
  • Generale
  • Noi sui social…
    • Canale Telegram
    • Twitter
  • Per chi vuole scrivere
  • Noi su Youtube
  • Noi su Rumble
No Result
View All Result
Mittdolcino Home
No Result
View All Result

Home » S. Cochard spiega la guerra EU/BCE vs. Bundesbank vs. Corte di Karlsruhe: integriamo illustrando i fini delle “swap credit lines” in dollari della FED con le banche centrali estere

S. Cochard spiega la guerra EU/BCE vs. Bundesbank vs. Corte di Karlsruhe: integriamo illustrando i fini delle “swap credit lines” in dollari della FED con le banche centrali estere

mittdolcino by mittdolcino
5 Agosto 2021
in Crisi del globalismo, Dal mondo, Euro Crisis, L'Italia che si rompe
- Leggere Disclaimer in fondo pagina
S. Cochard spiega la guerra EU/BCE vs. Bundesbank vs. Corte di Karlsruhe: integriamo illustrando i fini delle “swap credit lines” in dollari della FED con le banche centrali estere
19
VIEWS
Condividi su FacebookCondividi su Twitter

Apprezziamo molto i contributi di Sebastien Cochard in rete, in fondo siamo stati in pochi ad aver capito per tempo la nascita del secondo euro in previsione della sentenza della Corte di Karlsruhe. Sappiate per altro che diffidiamo di rappresentanti francesi che indicano all’Italia la strada da percorrere, fin dai tempi di Sonnino ed Orlando alla Conferenza di Versailles. Tutto sommato con Cochard si fa un’eccezione visto che può esistere una limitata unità di intenti tra i due paesi, unità che fattualmente esiste, ben ricordando che chi scrive difende comunque gli interessi dell’Italia mentre Cochard quelli del suo per altro stimato Paese.

“Agree to coordinated intervention in foreign exchange markets to deal with the US trade deficit. They agree to sell U.S. dollars (increase supply) and lower its value. The dollar had strengthened from 1980 to G7 felt a weak dollar was needed to offset U.S. trade deficit. Dollar weakens in response to central bank intervention. Longer term it continues to weaken in response to a worsening U.S. trade deficit. The dollar embarks on about a 10 year period of weakness.” (Bei tempi, ndr)

Noto però, da trader by heart, che manca nella rappresentazione data da Cochard la spiegazione in termini semplici dei fini ultimi di quello che sta succedendo, carenza – mi si permetta – tipica degli economisti. Ci permettiamo di colmare l’ipotetico gap con questo sintetico contributo, semplice e stringato, atto a rappresentare la situazione attuale definendo con attenzione le condizioni al contorno.

 

Karlsuruhe resta vicina ad Heidelberg, non a caso (sentenza sul QE: 7-1, …)

Or dunque, la corte di Karlsruhe ha reiterato che il nuovo QE, che si chiami PEPP o altro , inteso come stimolo monetario della BCE, dovrà comunque rispettare il criterio di proporzionalità negli effetti e nei costi, definito come Capital Key (vedasi l’ottima rappresentazione di Cochard, in francese). Oggi la BCE deroga temporaneamente da tale proporzione “per Paese”, ma con l’impegno nei fatti a riallinearsi alla fine del processo, senza però spiegare quando tale riallineamento avverrà. Da buoni tedeschi, precisi, mancando la specifica del riallineamento, la Corte di Karlsruhe ha semplicemente ripetuto che tale proporzione resta necessaria, pena il ritiro della Germania – ossia della Bundesbank – dal programma.

Visto che i programmi di QE vengono operativamente attuati facendo in modo che ogni banca centrale compri in nome e per conto della BCE i bonds del suo paese nei volumi indicati da Francoforte, il risultato è che, dopo anni di QE, la Banca d’Italia è satura di BTP, la Banca di Francia di OAT; e la Bundesbank di Bund. Lasciamo perdere per un attimo il fatto che, contraddicendo i suoi stessi indirizzi di intervento base QE, oggi la BCE acquisti – o meglio faccia acquistare, anche e soprattutto nel caso dell’Italia – anche titoli di durata inferiore ad un anno (…), se la BCE comprerà titoli denominati in euro dei paesi EU senza l’intervento della Bundesbank in forza dei dettami di Karlsruhe, di fatto verrà creata una seconda moneta “in euro” utilizzata per comprare selettivamente – ossia aiutando – titoli di qualche paese in particolare tra cui l’Italia, ingenerando però una asimmetria “cosmica”, un vero aiuto indiretto e selettivo a determinati Paesi EU: infatti gli euro di cui Berlino non beneficia, creati per comprare ad esempio BTP nel programma PEPP, potranno essere utilizzati anche in Germania facendo salire l’odiata inflazione locale, quella in Germania. Senza nessuna contropartita formale per i tedeschi.

Effetti collaterali del QE…

Fatto chiaramente inaccettabile per la stirpe erede dei longobardi. E qui evito di stigmatizzare la sistemica miopia germanica anche nel contesto, perfettamente inutile, vista la genesi e soprattutto l’epilogo di ben due disastrose guerre mondiali.

Dunque, ecco la conseguenza di Karlsruhe: la possibile nascita del secondo euro tedesco, ovvero di tutti quei paesi che dovessero accodarsi alla Bundesbank nel non accettare l’intervento asimmetrico della BCE (…).

Miopia EUro-tedesca

Capito quanto sopra, che è la semplice premessa di quanto al titolo, senza sapere come evolverà, andiamo a vedere i drivers macro.


Dal de-peg con l’oro alla svalutazione selvaggia del dollaro USA

Passiamo agli States: il problema tra USA, Cina e EU franco-tedesca sta tutto nel fatto che Washington non riesce più a svalutare come faceva alla bisogna in passato.

Infatti una valuta veramente forte è quella che riesce a svalutare all’occorrenza, non una che si rivaluta all’infinito, suicidando la propria economia. Appunto, il dollaro è troppo forte: nel momento in cui fosse stato permesso agli USA di ridurre per via valutaria l’enorme deficit commerciale USA, agli albori della presidenza Trump, paese che paga con carta verde lo smisurato export di Cina e Germania, le tensioni attuali semplicemente non esisterebbero.

Appunto, detta strategia sino-(franco*)-tedesca di non permettere a Washington di ridurre per via valutaria un deficit commerciale talmente enorme da portare gli States progressivamente alla rovina, diciamo in un decennio, stretta tra deindustrializzazione e indebitamento, ha causato lo scontro sino-EU-USA che ormai è arrivato ai ferri corti. Tutto sta nella constatazione che – spiegata semplice – una moneta sale sempre e comunque in forza del rapporto domanda/offerta: più c’è domanda e meno offerta e più un bene, o anche una moneta, si apprezza. (Corollario: visto che la sussistenza dell’impero del dollaro dipende dalla trattazione di beni in dollari sui mercati, è chiaro che se tali beni si deprezzano c’è meno domanda di dollari sottostanti, …).

Or dunque, oggi gli USA se vogliono svalutare il dollaro devono fare quello che hanno sempre fatto, inondare i mercati di dollari, creando maggiore offerta. Questo di norma si estrinseca con il differenziale dei tassi e/o con la stampa di moneta per finanziare interventi esteri, ad es. guerre. Visto che Trump è ad oggi il presidente meno guerrafondaio della storia USA degli ultimi 100 anni, è chiaro che il dollaro sia relativamente forte. Troppo forte. Parimenti i tassi USA vs. EU sono di fatto all’equilibrio, annullando l’ulteriore leva monetaria.

Visto quanto sopra, ecco spuntare le swap lines di paesi terzi in dollari con la FED citati da Cochard, sopra, che dice e non dice (completiamo la spiegazione noi, di seguito). Tali strumenti di fatto permettono di scambiare dollari con altre monete, regolando il cambio. Tali swaps possono essere utilizzati per gestire – previa accordi – i tassi di cambio; parimenti possono rappresentare un’arma carica, contro l’euro prima di tutto: infatti un’eventuale uscita dalla moneta unica da parte di qualche paese implicherebbe la necessità di finanziamento dell’uscita dalla moneta unica, che avverrebbe appunto in dollari. Ben ricordando che la BCE è di fatto una sorta di confederazione cooperativistica di banche centrali nazionali, che continuano a coesistere (…).

Ecco dunque emergere la funzione non detta di detti swaps: all’occorrenza, fornire liquidità ossia inondare il mercato di dollari ritirando euro. Anche e soprattutto in caso di grandi eventi cd. “macro”.

Chi vincerà cotanta sfida?


E qui arriviamo al titolo: a me sembra che i sommovimenti che vediamo oggi anche e soprattutto in TV stiano componendo uno scenario complesso atto a dinamitare alla radice l’equilibrio economico di interi sistemi paese, extra USA nel caso. La risposta – asimmetrica – è invece una destabilizzazione interna degli USA a livello sociale, il punto debole USA visto il suo welfare limitato rispetto all’EU, attacco del tutto approssimabile al famoso Zimmerman Telegram. Ossia attacco certamente NON casuale. Tradotto: tale destabilizzazione razziale (caso Floyd) e/o sessista (MeeToo) intra-USA, come sempre accade in casi simili, resta – in qualche forma – fomentata da interessi esterni (…).

Ben ricordando che, estrema ratio, finanziare una guerra implica sempre la creazione di moneta ossia la svalutazione della propria. Dunque, forse dovremmo iniziare a preoccuparci. Ovvero, anche la guerra calda non è ormai da escludere: se rammentiamo che la Cina è comunque a letto con Berlino, una relazione anti USA “di interesse” intendo (visto che se il dollaro si svaluta l’export cinese – ossia il ritrovato benessere di Pechino – evapora, con inevitabili sommosse popolari di dimensioni tanto smisurate da poter ingenerare la caduta dell’ultimo imperatore Xi, eletto a vita, ndr), capite che la situazione è davvero esplosiva.

Assimilato quanto sopra avete compreso quasi tutto.

Chiaramente questo è solo uno schema, non mi spingo certo a dare indirizzi su come ritengo andrà a finire.

Posso solo aggiungere che non siamo mai stati così vicini ad una guerra calda dalla fine della WWII, quanto meno nei disastrosi effetti per il mezzo mondo interessato dal processo in fieri.

Mitt Dolcino


* In realtà il presidente Macron fu inizialmente propenso ad una svlutaazione dell’euro fino a massimo 1.20-1.25 contro dollaro, accorgendosi però a Davos 2018 che in realtà gli obiettivi trumpiani erano ben più ambiziosi, ndr

*****

Le immagini, i tweet e i filmati pubblicati nel sito sono tratti da Internet per cui riteniamo, in buona fede, che siano di pubblico dominio (nessun visibile contrassegno di copyright). In caso contrario, sarà sufficiente contattarci all’indirizzo info@mittdolcino.com perché vengano immediatamente rimossi. Le opinioni espresse negli articoli rappresentano la volontà e il pensiero degli autori, non necessariamente quelle del sito.

Previous Post

L’Operazione “Occupy White House” all’atto finale

Next Post

IL NEO PENSIERO

Related Posts

Cosa aspettarsi nel 2025? Qualche previsione “oltraggiosa”…
Dal mondo

Cosa aspettarsi nel 2025? Qualche previsione “oltraggiosa”…

by mittdolcino
31 Dicembre 2024
11

Brevemente, tentiamo anche quest’anno una oltraggiosa analisi degli eventi per l’anno che verrà, il 2025. Umilmente, cerchiamo di fare non...

Read moreDetails
NO, nessuno vaccinerà gli Europei con un preparato mRNA messaggero “autoamplificante”… perche ci sarà ribellione di massa!

NO, nessuno vaccinerà gli Europei con un preparato mRNA messaggero “autoamplificante”… perche ci sarà ribellione di massa!

29 Dicembre 2024
Il ritorno dell’antisemitismo in Europa il giorno successivo in cui il gigante addormentato – l’America! – si è risvegliato

Il ritorno dell’antisemitismo in Europa il giorno successivo in cui il gigante addormentato – l’America! – si è risvegliato

9 Novembre 2024
Il caso spagnolo (alluvione, Valencia) e le gravi responsabilità EU nell’indurre disastri, pro-Green

Il caso spagnolo (alluvione, Valencia) e le gravi responsabilità EU nell’indurre disastri, pro-Green

2 Novembre 2024
Intel riceve 3 mrd. $ dal Pentagono e cancella stabilimenti in EU, Germania e Polonia

Intel riceve 3 mrd. $ dal Pentagono e cancella stabilimenti in EU, Germania e Polonia

18 Settembre 2024
L’immensa bugia dei media pro-Davos sull’America che avrebbe autorizzato l’uso delle sue armi contro la Russia, in Russia

L’immensa bugia dei media pro-Davos sull’America che avrebbe autorizzato l’uso delle sue armi contro la Russia, in Russia

13 Settembre 2024
Next Post

IL NEO PENSIERO

[mc4wp_form id=”52210″]

Sezioni

  • Analisi e Studi
  • Attacco all'Italia?
  • Attualità
  • Censura
  • Chiesa e Potere
  • Clima
  • Clima ed Economia
  • Colonialismo EU/corruzione di Bruxelles
  • Colonialismo francese del III. millennio
  • Conti pubblici
  • COVID-Sars
  • Crisi
  • Crisi del globalismo
  • Crisi Italia
  • Dal mondo
  • Davos vs. Adam Smith
  • Davos vs. WeThePeople
  • Depressione Inflattiva
  • Depressione Inflattiva in EU
  • DEXIT
  • Disuglianze
  • Disuguaglianze
  • Energia
  • Estero
  • EU e nazismo
  • Eugenetica
  • Euro
  • Euro Crisis
  • EUropa
  • Fallimenti di Parigi
  • Fallimenti sanitari e pianificazione demografica
  • Fallimenti sanitari e pianificzione demografica
  • Fine degli Imperi ex-coloniali
  • Fine del Sovranismo
  • Fine dell'EU post Brexit
  • FINE DELL’EU E DELL’EURO
  • Generale
  • Geopolitica
  • Germania
  • Golpe in EU?
  • Grafico
  • Grandi Opere
  • Guest Post
  • Immigrazione
  • Inflazione
  • Inhouse
  • Interviste esclusive
  • ITALEXIT
  • Italia come l'Argentina
  • L'Italia che si rompe
  • La Francia vuole colonizzare l'Italia
  • Lega Badoglio
  • Magistratura e Politica
  • Massoneria
  • Mediterraneo
  • Mediterraneo e Libya
  • Mercati
  • Miseria con l'euro
  • Moderno Totalitarismo
  • Neocolonialismo
  • Neocolonialismo Europeo
  • Nepotismo
  • Nota tecnica
  • Parigi conquista l'Italia
  • Post-sovranismo
  • Povertà
  • Previdenza e Conti Pubblici
  • RASSEGNA ECONOMICA
  • Rassegna stampa
  • Restaurazione neofeudale in Europa
  • Rinascita del nazismo
  • Salute
  • Scienza Applicata ed Economia
  • Sfida a Davos
  • Sfida EU-cinese all’America
  • Società
  • Sport e Potere
  • Stato
  • Stato ed Istituzioni
  • Temi
  • Totalitarismo
  • USA
  • Video
  • WWIII

Mittdolcino.com

  • About
  • Chi siamo
  • Cookie Policy
  • Per chi vuole scrivere
  • Privacy Policy
  • Regole del blog




Sezioni

  • Analisi e Studi
  • Attacco all'Italia?
  • Attualità
  • Censura
  • Chiesa e Potere
  • Clima
  • Clima ed Economia
  • Colonialismo EU/corruzione di Bruxelles
  • Colonialismo francese del III. millennio
  • Conti pubblici
  • COVID-Sars
  • Crisi
  • Crisi del globalismo
  • Crisi Italia
  • Dal mondo
  • Davos vs. Adam Smith
  • Davos vs. WeThePeople
  • Depressione Inflattiva
  • Depressione Inflattiva in EU
  • DEXIT
  • Disuglianze
  • Disuguaglianze
  • Energia
  • Estero
  • EU e nazismo
  • Eugenetica
  • Euro
  • Euro Crisis
  • EUropa
  • Fallimenti di Parigi
  • Fallimenti sanitari e pianificazione demografica
  • Fallimenti sanitari e pianificzione demografica
  • Fine degli Imperi ex-coloniali
  • Fine del Sovranismo
  • Fine dell'EU post Brexit
  • FINE DELL’EU E DELL’EURO
  • Generale
  • Geopolitica
  • Germania
  • Golpe in EU?
  • Grafico
  • Grandi Opere
  • Guest Post
  • Immigrazione
  • Inflazione
  • Inhouse
  • Interviste esclusive
  • ITALEXIT
  • Italia come l'Argentina
  • L'Italia che si rompe
  • La Francia vuole colonizzare l'Italia
  • Lega Badoglio
  • Magistratura e Politica
  • Massoneria
  • Mediterraneo
  • Mediterraneo e Libya
  • Mercati
  • Miseria con l'euro
  • Moderno Totalitarismo
  • Neocolonialismo
  • Neocolonialismo Europeo
  • Nepotismo
  • Nota tecnica
  • Parigi conquista l'Italia
  • Post-sovranismo
  • Povertà
  • Previdenza e Conti Pubblici
  • RASSEGNA ECONOMICA
  • Rassegna stampa
  • Restaurazione neofeudale in Europa
  • Rinascita del nazismo
  • Salute
  • Scienza Applicata ed Economia
  • Sfida a Davos
  • Sfida EU-cinese all’America
  • Società
  • Sport e Potere
  • Stato
  • Stato ed Istituzioni
  • Temi
  • Totalitarismo
  • USA
  • Video
  • WWIII

© 2021 MIttdolcino.com - Disclaimer: Le immagini, i tweet e i filmati pubblicati nel sito sono tratti da Internet (Google Image, links ecc.), oltre che – in generale – i contenuti,  per cui riteniamo, in buona fede, che siano di pubblico dominio (nessun contrassegno del copyright) e quindi immediatamente utilizzabili. In caso contrario, sarà sufficiente contattarci all’indirizzo info@mittdolcino.com perché vengano immediatamente rimossi. Le opinioni espresse negli articoli rappresentano la volontà e il pensiero degli autori, non necessariamente quelle del sito.

Questo sito nasce dall’esigenza di poter condividere analisi e strumenti di analisi indipendenti senza alcuna affiliazione politica o di sodalizio in ambito economico o, utilizzando una aggregazione precedente, sociologico. crediamo infatti che la libertà di analisi e di critica – solo se costruttiva – deve restare la base di ogni contraddittorio pubblico, sempre in buona fede. L’ambito vuole essere economico, con lo scopo di di analizzare la società con un metro appunto di valorizzazione economica e/o sociologica.

No Result
View All Result
  • Generale
  • Crisi Italia
  • Crisi del globalismo
  • Attacco all’Italia?
  • L’Italia che si rompe
  • Dal mondo
  • USA
  • Euro Crisis
  • Per chi vuole scrivere
  • Chi siamo
  • Regole del blog

© 2021 MIttdolcino.com - Disclaimer: Le immagini, i tweet e i filmati pubblicati nel sito sono tratti da Internet (Google Image, links ecc.), oltre che – in generale – i contenuti,  per cui riteniamo, in buona fede, che siano di pubblico dominio (nessun contrassegno del copyright) e quindi immediatamente utilizzabili. In caso contrario, sarà sufficiente contattarci all’indirizzo info@mittdolcino.com perché vengano immediatamente rimossi. Le opinioni espresse negli articoli rappresentano la volontà e il pensiero degli autori, non necessariamente quelle del sito.

Questo sito nasce dall’esigenza di poter condividere analisi e strumenti di analisi indipendenti senza alcuna affiliazione politica o di sodalizio in ambito economico o, utilizzando una aggregazione precedente, sociologico. crediamo infatti che la libertà di analisi e di critica – solo se costruttiva – deve restare la base di ogni contraddittorio pubblico, sempre in buona fede. L’ambito vuole essere economico, con lo scopo di di analizzare la società con un metro appunto di valorizzazione economica e/o sociologica.