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Home » Intanto la concentrazione di ricchezza nel mondo occidentale è simile a quella della Belle Epoque. Ancora 5 anni e ritornano i servi della gleba (encore, serve una guerra per correggere gli eccessi?)

Intanto la concentrazione di ricchezza nel mondo occidentale è simile a quella della Belle Epoque. Ancora 5 anni e ritornano i servi della gleba (encore, serve una guerra per correggere gli eccessi?)

mittdolcino by mittdolcino
18 Febbraio 2019
in Disuguaglianze
- Leggere Disclaimer in fondo pagina
Intanto la concentrazione di ricchezza nel mondo occidentale è simile a quella della Belle Epoque. Ancora 5 anni e ritornano i servi della gleba (encore, serve una guerra per correggere gli eccessi?)
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Assolutamente da leggere la “Golden Rule” – “Regola d’Oro” ai tempi della Belle Epoque (fino al 1913), in rosso a sinistra (chiaramente, a sinistra…). Corsi e ricorsi storici

Nessuno ne parla. Il Leviathan socio-economico-mediatico è potente, tanto da nascondere i fatti, anche quelli che ci toccano più direttamente.

Ad un soggetto di destra tocca scrivere di questo argomento, assurdo! O meglio, assurdo sì, ma solo fino ad un certo punto: destra e sinistra sono infatti superate in quanto erano emanazione di una società mediamente abbiente ed in crescita prospettica, roba del passato (in Occidente in generale ed Europa in special modo, ndr). L’uomo regolarmente è passato attraverso cicli in cui la ricchezza era molto concentrata. In tale caso, ad esempio ai tempi dei feudatari, il trucco era chiudersi nei castelli, circondarsi di gente ignorante tanto da poter emanare – anche per non annoiarsi – provvedimenti incredibili come lo “Ius primae noctis“, che ai tempi era contrabbandato dal potere costituto come cosa buona e giusta. E così i villani permettevano la prima copula delle loro mogli con il signorotto feudale…..

“….Mentre in Italia le cose andranno selvaggiamente….”

Temo il nostro Ius primae noctis sia da riferire al divieto dei contanti, al dover dichiarare come spendi i soldi ritirati dalla banca, al voto postale spesso taroccato (…), al controllo totale della popolazione coi social media e via dicendo. Penso per altro che presto o tardi si arriverà di nuovo a chiudersi nei recinti, almeno qualcuno lo farà, certamente, per preservare quello che si ha – forse di troppo – dalle orde di infelici nullatenenti. Questo è il limite del capitalismo, baby, perfettamente teorizzato da Keynes (impossibilità di controllare l’accumulo di ricchezza e la disoccupazione).

La ricchezza globale come è suddivisa, secondo Forbes

Quello che vediamo oggi, migranti ignoranti fatti arrivare senza motivo da indirizzi elitari globalisti; diatribe mediatiche che spesso tracimano in scontro tra populisti e politica tradizionale, quest’ultima ormai infiltrata da coloro che stanno letteralmente combattendo per preservare lo status quo asimmetrico di cui sopra (leggasi, i “miliardari”, le elites); attentati; terrore; crisi economica apparentemente irrisolvibile; eliminazione di punti fermi come la religione, le differenze sessuali, anche la stessa etica: TUTTO è perfettamente voluto. Lo scopo è implementare un moderno dividi et impera non contro lo straniero come ai tempi delle guerre e/o delle colonie – come si leggeva sui libri di storia -, ma far litigare la classe media con quella bassa, evitando che, così facendo, le masse guardino al vero problema: l’eccessiva concentrazione di ricchezza, così tanta in pochi portafogli miliardari da di fatto sottrarre risorse vitali – non solo di crescita – e riservando a loro stessi ogni opportunità. Ossia uccidendo lo spirito (diffuso ed universale) idealizzato da Adam Smith… (questo è l’aspetto per me inaccettabile!!!)

Non è infatti un caso che le elites abbiano fatto un takeover dei partiti soprattutto di sinistra, garantendo loro “a parole” il minimo sostentamento delle masse (“reddito di cittadinanza”? Ma senza poterlo veramente fare; in realtà poi si remunerano opportunamente i vertici del partito dei lavoratori per “farsi perdonare l’errore di calcolo”…). Non a caso la tessera n.1 del PD è di un miliardario (Carlo De benedetti), oltre ad essere detto partito ormai diventato quello di elezione della famiglie più incredibilmente miliardarie del paese, Calenda docet…

Questo succede – si noti bene – solo nel mondo occidentale, non nei mercati emergenti. Infatti l’Occidente è prospetticamente “sconfitto” proprio per tale ragione: sta sprecando forze e risorse per mantenere i miliardari ricchissimi ma in presenza di una massa enorme di gente votante non solo impoverita ma scontenta, arrabbiata e pure obbligata a consumare, per legge (l’imposizione dell’auto elettrica nell’EU imposta via divieti , limitazioni all’uso e multe va precisamente in tale direzione). [Qualcuno dice anche, “Cornuti e Mazziati”…]

Se ci pensate bene nel mondo occidentale il problema delle rivolte interne, degli attentati, delle sparatorie in luoghi pubblici, dei gilet gialli, delle proteste, delle scorribande di stranieri, le leggete sui giornali ma solo riferite ai paesi con la maggiore concentrazione di ricchezza, ossia occientali. Nell’ordine, di concentrazione di miliardari: Svezia, USA, Germania, Francia….

India e China egalitarie, Europa relativamente egalitaria ma solo tra ricchi, USA nemmeno quello…

L’Italia pur ricca conserva una certa dose di equa distribuzione di ricchezza, retaggio del passato (leggasi boom del dopoguerra), dove tutti crescevano e si arricchivano. Solo che anche per l’Italia i periodi felici sono finiti: negli ultimi 4 anni, durante una crisi economica bestiale, in Italia il numero degli Ultra High Net Worth (cfr, con patrimonio > 30 milioni USD equivalenti) è triplicato, con non casuale parallelo impoverimento della classe media.

Nella Penisola per adesso gli extracomunitari non si fanno vedere se non sporadicamente (Macerata sembra essere stato un incidente di percorse, non si sa quanto provcato per come è emerso sui media); anzi gli immigrati non devono farsi vedere, devono stare silenti, devono solo arrivare in massa in Italia, moltiplicarsi e tacere, per ora: quando saranno abbastanza numerosi e forti inizieranno a creare il caos – come da copione – ma a quel punto lo scopo sarà diventato un altro, contribuire a dividere l’Italia in tre o più parti. A questo non si è ancora arrivati ma ci si arriverà, direi in circa 5 anni…. Lo scopo dei poteri centrali ex coloniali Europei è infatti sempre lo stesso, conquistare almeno economicamente la ricca e bella Italia – troppo bella per essere lasciata agli italiani –, anche come strumento per sopperire alla bassa crescita a casa loro causata dalla stessa concentrazione di ricchezza di cui sopra; dunque, come in guerra, si conquistavano/conquistano paesi limitrofi per compensare l’abbassamento del benessere a casa propria; solo che oggi tutto ciò avviene con metodi diciamo “innovativi”, più vellutati, solo apparentemente meno violenti….

La Cina si aspetta un indebolimento dell’occidente, proprio perchè sta perdendo la classe media…

Passiamo dunque ai dati, che ci inchiodano a quanto vi ho esposto sopra: la concentrazione di ricchezza del mondo occidentale è uguale o superiore a quella registrata all’alba della prima guerra mondiale, la Bella Epoque. Seguì la tragica Grande Guerra nei paesi non intrinsecamente ricchissimi (ossia, in tutti i paesi tranne gli USA). Gli States invece, da paese veramente ricco quale erano e sono, vissero la seconda parte della tragedia, quella per via finanziaria: la grande depressione, che di fatto – ancora irrisolta – li costrinse ad entrare nella seconda guerra mondiale 10 anni dopo con Pearl Harbour, l’11.9 dell’epoca.

Come la Belle Epoque. Poi fu la Grande Guerra… (ricordando Mark Twain)

In tutto questo l’avversario occidentale sarà l’Oriente, dove guarda caso la concentrazione di ricchezza miliardaria è molto inferiore rispetto ai paesi occidentali. Questa è la loro forza. Se solo le elites occidentali smettessero di sprecare risorse nel tentare la missione impossibile: fare il dividi et impera con le masse dei loro stessi paesi di appartenenza per fare in modo di mantenere in proprio possesso i loro enormi patrimoni, guadagnati sulle spalle della collettività (privatizzazioni ecc.)… Chiaro, prima o poi la guerra arriverà, vedremo se dentro i confini occidentali o contro il nemico esterno. In tutto questo va citato il più grande specchietto per le allodole mediatico degli decenni: la Russia. Infatti Mosca non sarà mai un problema per l’occidente semplicemente perchè NON ne ha bisogno, troppo ricca. Forse per questa ragione la si vuole gettare nella mischia a forza, che si faccia male anche lei….

Non mi stuferò mai di ripeterlo: un paese/continente che perde la classe media è destinato non solo al collasso ma, base serie storiche, alla guerra (civile o altro). Forse Schumpeter voleva dire proprio questo… (e forse i limiti della democrazia, voto postale taroccato, riduzione della percentuale dei votanti effettivi ecc. ecc. rappresentano semplicemente un metodo – voluto e dunque programmato – di controllo per ritardare il grande macro-evento riequilibratore, che la storia ci insegna passa di fatto sempre per un grande macro-evento, di norma una crisi economica più che finanziaria…)

Che mondo lasceremo ai nostri figli! (almeno chi scrive ritiene di aver capito i drivers del grande gioco, forse…).

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