Abbiamo letto tutti dell’ennesimo “leak” della stampa di Davos, trattasi di informazioni fatte filtrare alla stampa (per influenzarla) attraverso l’uso degli apparati di sicurezza di grandi Stati, nel caso Europei (precisamente come successe nell’intercettazione della comunicazione telefonica Putin-Witkoff: fare le riunioni a Ginevra significa correre il rischio di essere ascoltati dai francesi, si sa…).
Dunque in questo ultimo leak si parla – lato Davos – di “difendere Zelensky dal tradimento di Washington all’Ucraina“.

Già nei titoli di Der Spiegel partiamo con la propaganda più pura: infatti non c’è da temere alcun tradimento lato USA, Washington non potrebbe volere la fine la guerra dando a Mosca più o meno cosa chiede, è che lo ha proprio dichiarato!
Il problema è che l’Europa senza gli USA non può fare la guerra alla Russia nè a nessuno. Dunque il loro piano, di Davos, era far fare la guerra agli Ucraini, terminandoli di fatto come popolo, ossia cancellando un paio di generazioni di giovani locali, nelle trincee. Poi dopo la guerra avrebbero preso loro il posto degli Ucraini carenti, rubando le risorse di Kiev. Classico metodo coloniale, in purezza.

Davos vive di distruzione e di colonizzazione, da secoli Davos solo il suo ultimo nome (prima era “nazismo”): l’Ucraina di oggi non fa eccezione…
Infatti il metodo coloniale è sempre lo stesso: metti un pupazzo al comando, lo compri, lo sostieni e poi gli fai fare le peggio cose al paese “obiettivo”, da colonizzare. In fondo successe anche con Mussolini quando, decaduto ed imprigionato, venne liberato dalla guardia del corpo di Hitler, di cui conobbi il nipote (che stette in Italia per un certo periodo, a Milano), dunque diventò il Ras dello stato fantoccio nazistedesco del nord Italia, la R.S.I., scatenando la guerra civile. Ovvero facendo cancellare l’Arma dei Carabinieri e chiedendo l’oro alla patria col sacco di iuta (ma con soldato nazista armato alle spalle). Oltre a deportare ad Auschwitz poveri ebrei dal binario 18 di Milano, mai successo prima dell’8 settembre 1943.
Peccato che oggi Washington, di concerto con Mosca, nella stessa maniera in cui le due grandi potenze si coordinarono per abbattere il nazismo 85 anni fa, nazismo invenzione di Londra ben inteso (Edoardo VIII era un Re che tifava per i nazisti, per tale ragione l’Americano Churchill lo fece dimettere, di concerto con gli USA), OGGI CON TRUMP NON VUOLE LA GUERRA IN UCRAINA!


Inutile commentare, vi abbiamo tradotto apposta l’articolo di Zerohedge.com (…)
Che i lettori leggano bene quanto segue: noi tutti europei, che non sono Don Rodrigo, dobbiamo ringraziare Trump altrimenti, con il fine di non pagarci le pensioni ci mandavano tutti in trincea a morire. Con il fine – chiaro – di salvare i privilegi dei Don Rodrigo di turno e dei loro secolari privilegi, infatti il sistema socio socioeconomico europeo da loro creato non è più sostenibile.
Oggi la situazione, per Davos, si è ingarbugliata al punto che Washington ha davvero usato le maniere forti con Zelensky: da una parte gli ha tolto soldi e forniture militari. Dall’altra i militari USA gli hanno fatto capire che senza copertura dell’intelligence USA lui morirebbe nel giro di pochi giorni visto che Mosca non lo sta intercettando solo grazie all’immenso apparato americano costruito in 80 anni di pace (anche grazie alla tecnologia nazista: come esempio si ricordi che le V2 naziste di 80 anni fa era già armi supersoniche – memento – con il suo inventore Von Braun di fatto poi artefice della creazione della NASA, negli USA; ma qualcuno sui media di Davos vorrebbe farvi credere che gli USA non hanno armi supersoniche… usate il cervello!).
Dall’altra hanno promesso a Zelensky, questo è pure trapelato, un buen retiro e tanti soldi, oltre allo stop dello scandalo corruzione in cambio della fine della guerra (buen retiro probabilmente in Italia, più facilmente in Israele; ma magari anche in Russia, pensateci bene, alla fine Zelensky è solo uno strumento in mano altrui).
Chiaro, Zelensky ha già tradito il duo Macron e Starmer, ossia anche Merz: fermerà la guerra a brevissimo, sa che è persa e che non ha senso continuare, non ha senso per lui e per l’Ucraina si intende.
Questo ha fatto adirare Macron e Starmer, con il supporto del junior partner Merz, tanto junior quanto lo fu la Germania in Gladio, semplice “membro associato”, mentre l’Italia era a livello degli USA, fondatore, grazie all’amb. USA Clare Boothe Luce – poi avvelenata – ed al suo protetto generale De Lorenzo (…).
Ossia, capito che Zelensky ha tradito, sembra si stia compiendo un finale a sorpresa: uccidere Zelensky (nel caso, Davos lo ucciderebbe) dando la colpa ai Russi. E pure agli americani per aver sospeso la sua protezione, ovvero per aver voluto terminare la guerra.
Teoria cinica quanto volete ma così si prenderebbero almeno due piccioni (…). Così credono nelle cancellerie Europee, si dice.
Chiaro, Davos è disperata, senza guerra muore. Dunque è All In. E così fa fesserie.
In mezzo, i leaks. E qualcuno che prova ad interpretarli.
Diamo dunque un monito ai lettori: osservate i fatti da qui in avanti, non fatevi forviare dai media, in Europa quasi tutti i giornali e le TV sono pro-Davos, proprietà dei don Rodrigo che guadagnano dallo status quo, nel più classico “chiagni e fotti“. E se nel caso false flag sarà state calmi: in USA sanno tutto.
In fondo J.D. Vance a febbraio scorso ci aveva avvertito: gli USA già vennero una volta a salvare gli europei da loro stessi, ossia dal nazismo. Potrebbe succedere di nuovo.
MD
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Image: thanks to Grok






