Inutile girarci attorno: nessuno nega all’Iran il nucleare civile. Ma detto nucleare civile prevede arricchimento dell’uranio fino al 3-5%, non al 60% e oltre che serve per bombe atomiche.
La realtà è che tedeschi e iraniani, due popoli definiti dal nazismo come fratelli, ossia ariani, non possono aver l’atomica; fate pace con voi stessi ed accettate questo limite sovraimposto: i nazisti ed i loro eredi non possono avere l’atomica. Punto.
Consequenzialmente l’Iran denuclearizzato servirà – guarda caso – anche per regolare la Cina, un competitor con cui è impossibile competere per altro, grandi aziende di Stato cinesi che competono con aziende private del resto del mondo. Con tutto ciò che tale statement comporta. Bisogna infatti ricordare che se si decide di giocare contro la Cina, bisogna mettere in preventivo che le democrazie occidentali devono sparire a vantaggio di una novella forma di DDR, in Occidente.
Impensabile, per gli USA. Per Davos invece, un sogno bagnato, per le sue immarcescibili elites.
Dunque, visto che il 90% dell’export oil iraniano va in Cina, cosa dovrà esser fatto è oltremodo chiaro, Khamenei sta facendo un disastro mondiale pur di continuare i suoi affari col la Cina di Xi. E, peggio, il 45% di tutto l’oil che passa da Hormuz finisce a Pechino e dintorni. Capite cosa significa?
(…)
Spero tutti noi siamo arrivati al punto di capire che siamo davvero al dunque: i militari americani, con Trump, dopo essere stati attaccati nelle basi democratiche USA col fentanyl proveninete dal messico ma prodotto di fatto in Cina; e – notizia di ieri – dopo che l’FBI ha trovato le prove che le patenti false prodotte in Cina usate dai migranti arruolati dai Dem, a loro volta a letto economicamente con la Cina, per votare a favore di Biden nel 2020, sono tenuti a reagire.
E lo stanno facendo:1/3 degli aerei stealth B2 americani sono in questo preciso momento in volo per Guam, destino l’Iran. Stanotte o domani si vedrà che faranno.
In fondo la traccia di quanto sta succedendo la trovate di seguito, il resto lo troverete uno dei prossimi giorni nel bollettino mattutino.
E se qualcuno pensava che tutto fosse lecito, tutte le azioni anche le più temerarie fossero possibili senza conseguenze, ad esempio importare fentanyl negli USA senza essere colpiti a dovere, beh, forse si è capito male, così sembra almeno.
L’errore è non aver compreso che un cambio di dominus globale prevede sempre una guerra, da sempre è così.
Buona lettura dunque del master plan militare che segue. Master plan che prevede, NO ATOMICHE per l’Iran, ossia per gli ariani. Messaggio oltremodo perentorio.
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“Israele ha colpito l’Iran con un attacco a sorpresa il 12 giugno. Sono stati pubblicati molti rapporti sulle azioni, le reazioni e le controazioni, tutte componenti di questa guerra. Quella che segue è una valutazione della campagna dell’IS e della sua efficacia. L’America ha molto in gioco, non importa se per guadagnare o perdere prestigio sulla scena mondiale. Ammettiamolo, le guerre in Afghanistan e in Iraq non ci hanno favorito.
È ormai chiaro che la campagna dell’IS consiste in almeno quattro fasi:
1. L’attacco iniziale a sorpresa con una serie continua di attacchi aerei.
2. L’attesa rappresaglia iraniana da parte dell’IS.
3. Operazioni sostenute dall’IS.
4. Piani ed esecuzione di operazioni di escalation.
Le prove propendono per il conseguimento di massicci successi tattici da parte dell’IS, ma gli obiettivi strategici rimangono incompleti e vi sono controversie sull’entità dei danni al programma nucleare dell’IR e sul coinvolgimento degli Stati Uniti.
Fasi e prestazioni:
Nel complesso: La campagna dell’IS contro l’IR sembra procedere attraverso diverse fasi, ognuna con diversi livelli di successo.
Fase degli attacchi aerei: IS ha lanciato un attacco aereo ben pianificato e coordinato che ha preso di mira i siti nucleari dell’IR come Natanz e Fordow, le installazioni militari e il personale chiave, tra cui alti generali e scienziati nucleari.
Risultati: Ritengo che questa fase sia stata altamente efficace, raggiungendo la superiorità aerea e distruggendo oltre 130 obiettivi strategici, tra cui centri di comando e fabbriche di missili, entro 48 ore.
Fase di rappresaglia dell’IR (chiaramente considerata e preparata dall’IS): L’IR ha risposto con almeno 10 ondate di attacchi missilistici e di droni, colpendo siti dell’IS come un ospedale e una raffineria di petrolio, causando vittime civili.
Risultati: Gli sforzi dell’IR sono stati in gran parte inefficaci: circa il 90% degli attacchi è stato intercettato dai sistemi Iron Dome e statunitensi dell’IS, limitando i danni nonostante un certo impatto sui civili.
Fase di operazioni prolungate: L’IS sta continuando a prendere di mira risorse specifiche dell’IR, concentrandosi sulle strutture nucleari rimanenti e su persone di alto valore, con operazioni in corso nelle ultime 24 ore.
Prestazioni: Ritengo che Israele stia ottenendo risultati contrastanti. Stanno riducendo le capacità dell’IR, ma siti chiave come Fordow sembrano rimanere intatti e richiedono ulteriori azioni.
Fase escalatoria: C’è una crescente possibilità di coinvolgimento degli Stati Uniti, specialmente per colpire i siti più resistenti come Fordow, il che potrebbe far aumentare significativamente il conflitto e coinvolgere altre nazioni globali e con capacità nucleari allineate l’una contro l’altra.
Prestazioni: Incerta in questa fase perché dipende dalle decisioni del DJT. Non sembra che gli americani abbiano voglia di “stivali sul terreno” (a mio parere giustamente) e non c’è un’azione militare diretta apparente che possa essere confermata in questa fase, ma viene fornito un sostegno significativo.
Valutazione: l’IS ha dimostrato un dominio tattico superiore, uno squisito livello di raccolta di informazioni e di abilità di puntamento (da ammirare per i guerrieri di questa professione), MA lo smantellamento completo del programma nucleare dell’IR rimane una sfida enorme.
In conclusione: Il conflitto continuerà per molte altre settimane, a meno che non venga concordato un cessate il fuoco di qualche tipo, e rimane un chiaro potenziale per un’escalation ancora più ampia.
Secondo la mia valutazione, data la richiesta di “resa incondizionata” da parte del nostro Presidente, per ottenere un successo, dovranno esserci almeno tre risultati:
1. NESSUNA ARMA NUCLEARE.
2. Nuova leadership dell’IR (preferibilmente scelta dal popolo iraniano).
3. Tutti i proxies dell’IR (Hamas, HZ, Houthis) devono essere completamente smantellati o, per lo meno, fortemente ridimensionati senza ulteriore supporto di alcun tipo da parte dell’IR.
Non c’è dubbio che questo sia stato un conflitto incredibilmente complesso, con vittorie tattiche e incertezze strategiche che ne hanno determinato il futuro. Vi garantisco che il mondo sta monitorando da vicino tutte le azioni militari, gli sforzi diplomatici e le risposte internazionali. Per coloro che hanno a cuore il futuro dell’America, sarà fondamentale capire i vari antagonisti e le risposte del mondo man mano che le cose si evolveranno (o si eroderanno).”
Lt. Gen. Michael T. Flynn – 21.6.2025