Gli amici di The Gateway Pundit, con qui abbiamo una costante interlocuzione, hanno oggi pubblicato un intervento direi dirimente in merito alle alleanze globali: emerge che l’Italia resta un alleato strategico degli USA.
Questo rincuora, dopo i tradimenti subiti da Roma nell’era Obama, chiaramente vicino ai potentati EU e tedeschi in particolare (vedasi, dopo la sconfitta del 2016, lo scettro del globalismi passato ad Angela Merkel, ndr).
Ricordiamo infatti la debacle del benessere italico direi continua dal 1992, complici anche le quinte colonne straniere (filo francotedesche) in Italia (…).
Resta che gli eventi, oggi, non sono ancora precipitati: come fosse una lunga preparazione, per ora, ma va a poco che passeremo al tintinnar di spade. Infatti la sfida tra pax americana ossia atlantismo vs. Davos non è ancora stata declinata negli eventi per cui uno vince ed uno perde, sebbene sia chiaro che non esiste possibilità di composizione pacifica.
Fummo infatti avvertiti per tempo che, prima dello “start” ci sarebbero stati messaggi palesi a favore dell’Italia, che sembra siano arrivati da più parti.
Parimenti, abbiamo la notifica di Tel Aviv – un alleato chiave di Camp David, di cui l’Italia fa parte – di una prossima guerra all’Iran, arrivata anche quella, oggi, sembra.
In ultimo una nave italiana è stata pure attaccata nel golfo della Sirte, proprio oggi, aprendo le porte alla tanto attesa pacificazione della Cirenaica. Direi che gli ingredienti ci sono tutti.
Buona lettura, il pezzo di The Gateway Pundit è sotto, tradotto.
MD
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L’Italia del premier conservatore Giorgia Meloni è l’economia europea che cresce più velocemente, staccando la Germania liberale
di Paul Serran, The Gateway Pundit – 4th April 2024 https://www.thegatewaypundit.com/2024/04/conservative-pm-giorgia-melonis-italy-is-fastest-growing/
Nella stagione di stagnazione economica che l’Europa sta vivendo, si è verificato uno sviluppo piuttosto sorprendente: l’Italia, da molti considerata una delle economie più fragili del vecchio continente, ha fatto un balzo in avanti come nazione in più rapida crescita.
Lo hanno riconosciuto sia la stampa tedesca che quella britannica, due dei più tradizionali rivali economici dell’Italia per la leadership europea.
Il giornale tedesco Deutsche Welle si è spinto fino a dire che il Paese guidato dal primo ministro conservatore Georgia Meloni è la nuova “locomotiva” dell’UE.
“Mentre negli anni precedenti la pandemia i governi di Roma erano abituati ad annunciare previsioni di crescita deprimenti e classifiche del debito poco incoraggianti, ora il Paese sta rapidamente diventando la locomotiva della crescita europea.
Nell’ultimo trimestre, l’economia italiana è cresciuta dello 0,6%, mentre quella tedesca si è ridotta dello 0,3% nello stesso periodo. Al di là di questa breve istantanea di tre mesi, le altre cifre della terza economia europea sono impressionanti.
L’economia italiana è cresciuta del 3,8% dal 2019″, ha dichiarato Jörg Krämer, capo economista di Commerzbank. Si tratta di una crescita ‘doppia rispetto all’economia francese e cinque volte superiore a quella tedesca’”, ha dichiarato a DW.
In Germania, le prospettive appaiono effettivamente fosche. L’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE) prevede una crescita dello 0,3% quest’anno per la Germania.
“I principali esperti tedeschi prevedono una crescita solo dello 0,1%. L’Italia, invece, secondo l’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico, dovrebbe crescere dello 0,7% quest’anno.
Anche il mercato azionario italiano sta beneficiando dell’ottimismo. L’indice di riferimento FTSE MIB, composto da 40 grandi aziende, è aumentato di circa il 28% lo scorso anno, più di qualsiasi altro indice borsistico europeo. L’Italia è sulla buona strada per un’ulteriore crescita”.
Nel frattempo, la stampa britannica è altrettanto impressionata dalla performance italiana, mentre il Paese si riprende vigorosamente dal rallentamento della pandemia e dalla crisi energetica.
Il Telegraph ha riportato:
“A differenza di tutti gli altri, inoltre, l’Italia sta godendo di una forte crescita pro capite, la misura che conta davvero per valutare se i cittadini stanno diventando più ricchi o meno. Dopo decenni di stagnazione, il PIL reale pro capite è oggi più alto di quasi il 5% rispetto a prima della pandemia, superando di gran lunga Germania, Francia, Regno Unito e Spagna”.
L’articolo britannico fa la sorprendente affermazione che “l’Italia ha livelli relativamente bassi di immigrazione netta”.
Due o tre anni di crescita relativamente forte non fanno un’estate; dovremmo stare attenti a non saltare alle conclusioni su una sorta di trasformazione economica in atto”.
Paul Serran
The Gateway Pundit