La soluzione giapponese è diversa da quella di Davos.
Ieri un amico mi faceva notare tale sottigliezza, proprio vero che qualcosa sfugge sempre. Questa è una cosa molto importante: il Giappone, pur riconoscendo che il Reset è INEVITABILE in tutto l’Occidente (causa concentrazione di debito negli Stati, di ricchezza in mani private, di crescita senza “bonus”, ovvero incapacità di controllare la disoccupazione, tutto previsto da J.M. Keynes in tempi non sospetti) rifiuta la ricetta dell’immigrazione imposta da Davos.
In pratica ciò significa che le elites giapponesi non hanno bisogno di stranieri per diluire la protesta sociale, ossia per negare la richiesta di incasso di crediti pregressi da parte del popolo locale, dicesi pensioni.

Una situazione del genere si materializza in paesi in cui esiste una forte tendenza al controllo centrale, dove non solo la cultura viene prima dell’interesse privato e personale. Ma anche dove tutto sommato le elites storiche non si sentono a rischio, in quanto accettate dalla società tutta di cui fanno parte a pieno titolo. Dunque oggi, dalle elites locali, nobili nel vero senso della parola, viene fatto quanto necessario per preservare il sistema paese, dalle elites stesse. Non per distruggerlo, come invece succede in Europa.
Non a caso il Giappone, un’isola, ha visto molte poche elites straniere entrare dentro il proprio cerchio prima di tutto culturale nei secoli.
E’ risaputo che, quando elites straniere si accavallano a elites locali, cambia il dominio del gioco. Il Giappone per sua fortuna, almeno a livello di elites, resta “razza pura”, nel senso che esprime da secoli l’essenza della cultura giapponese a tutti i livelli, cultura che oggi si trova a voler difendere. A partire dagli anziani.
Davos invece, infiltrata da gente che punta alla devastazione sistemica via colonie e guerra, sistema babilonese insomma, vuole altro. Le elites locali, nel contesto, sono infatti state assorbite da credenze, valori, derive, non necessariamente legate al paese di appartenenza. Valori nichilisti e di sopraffazione per eccellenza.
Oggi esistono in fondo solo due paesi che limitano l’immigrazione, in modo deciso e strutturale, oltre che pragmatico: Giappone ed USA. Paesi con forte valenza nazionalista diffusa, non a caso..
Esistono anche altri paesi attenti all’immigrazione, come la Svizzera, che però essendo nel caso in specie paese intrinsecamente povero per la sua connotazione prima di tutto geografica deve comunque conciliare le sue politiche con quelle dei paesi vicini che lo circondano, che poi sono l’EU, la tragica EU nata sulle ceneri del nazismo (…).
L’aspetto più importante sta in fondo nel non voler – a livello apicale – estinguere gli anziani giapponesi, ossia garantendo loro le cure adeguate per la senescenza, prima di tutto. Ed evitando vaccinazioni mortifere, sappiamo bene che il Giappone ha limitato più di ogni altro grande paese la diffusione dei preparati COVID non testati sul cancro ad esempio, in contrario dei paesi infiltrati da Davos.
Resta il riconoscimento che detto Reset è inevitabile, globalmente, dichiarazione della Premier giapponese. Non solo in Giappone ma ovunque, per i motivi specificati sopra.
Anche Trump, altro nazionalista, sta facendo precisamente come il Giappone, per gli USA.
La soluzione sarà la stessa per tutti, ben inteso: inflazione. Più immigrazione, per chi ci crede, o anzi, per chi vorrà suicidarsi come paese e come cultura. Un piano implosivo, palese, verso il caos, certamente voluto dall’alto dei cieli di Babilonia.
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Cronaca del Titanic…
Italia, la peggiore della “classe” occidentale (cfr. “la borghesia più ignorante d’Europa”, cit. P.P. Pasolini)
Il parossismo di tutti i paesi Occidentali resta comunque l’Italia, dove ormai si vorrebbero chiedere 47 anni di contributi pensionistici OBBLIGATORI per andare in pensione, ossia per garantire così privilegi delle solite elites arroganti, politici e magistrati su tutti: fanno prima a dire che la pensione non verrà erogata, ai plebei!
In mezzo, una sanità temibile, tra vaccini non testati sul cancro (mRNA COVID), appunto, e carenza sistemica di infermieri e medici, quelli in gambe se ne sono andati da tempo. Andare in ospedale oggi è pericolosissimo, in Italia…
In breve, si punta nei fatti a far morire il prima possibile i pensionati, per non pagare loro le pensioni. E far lo stesso con chi sta per pensionarsi. Dall’altra tagliare l’erogazione delle pensioni, 47 anni di contributi dicono tutto. Così le elites locali pensano di salvarsi, in realtà si stanno suicidando…
L’Italia sta già andando selvaggiamente, innegabile.
Ma è tutta Europa condannata. Sappiate solo che i politici di oggi verranno comunque valutati sulla base delle gesta attuali, su come risolveranno tale problema direi esistenziale,
Certo, notate, tenere la gente ignorante per fare in modo che non si accorga del disastro socio-economico perpetrato dalle elites di sangue e sempre di mente coloniali che continuano ancora oggi ad arricchirsi non è una vera soluzione; anzi sarà un boomerang: un paese così è destinato a soccombere, a venire conquistato, a terminare come entità a se stante.
Solo questione di tempo., 10 anni al massimo.
Occhio dunque al messaggio della Premier giapponese, consiglio, riguarda tutti molto da vicino..
MD








