Inutile aggiungere altro, basta osservare la copertina di The Economist oggi in edicola.
Sostanzialmente nell’articolo della testata in inglese si dice – in un sunto che vi possiamo fare – che l’Europa ha l’occasione unica e definitiva di andare in guerra in Ucraina. Per conquistare di fatto le risorse ucraine. Una scelta obbligata per altro secondo tale testata della famiglia Elkann: infatti le fonti di sostentamento della guerra di V. Zelensky (uomo di Davos che ha già ufficialmente ceduto ex ante le risorse ucraine alla Gran Bretagna) arrivano da tre fonti e due sono terminate (l’indebitamento ucraino e gli USA). Dunque l’Europa dovrebbe dal marzo 2026 sostenere da sola lo sforzo bellico, una necessità secondo The Economist insomma.
(Notate bene le date riportate, capirete di seguito).
Peccato che a morire in trincea andrete voi che leggete, non loro che scrivono.


Inutile commentare…
Di più: pur mancando soldati Zelensky ha lasciato pure partire all’estero i giovani di 22 anni ucraini da qualche settimana, possono andare all’estero. Dunque mancano uomini. Ovvero Zelensky è All Inn: o gli europei mandano i loro soldati a morire o la guerra è persa. E le elites europee cadono, un sottil ricatto insomma..
In parallelo – notate bene – anche in Italia ma non solo, in tutta Europa, è partita prepotente la spinta per mandare di nuovi i giovani – e anche le giovani – a “fare il militare“, la leva obbligatoria: hanno bisogno di carne da macello nel caso Davos non venga affossata (dagli USA, vedasi di seguito).
Pensateci bene, a poterselo permettere, dunque se diciamo così è salutare dare la cittadinanza di qualche paese EU (Spagna esclusa, non andrà in guerra) a vostro figlio o figlia…

*****
Parimenti viene spiegato nell’articolo della testata britannica globalista che i soldi per la guerra di Zelensky finiranno a fine febbraio prossimo, appunto. Collegando precisamente la necessità della guerra ad un problema finanziario (“The financial case for supporting Ukraine“, è scritto chiaro, collegando l’evento bramato alla fine del LIBOR in dollari di fine marzo scorso, come “expiration” dell’ultimo contratto).
Tradotto: ci sono 4 mesi, poi sarà false flag obbligato in Europa, per mandarvi in guerra. False flag di Davos. O crollo, di Davos, in alternativa. Motivo sufficiente per spingere le elites europee ad spingere per andere in guerra “costi quel che costi“, facendo qualsiasi azzardo.
Sta al popolo europeo – oggi – capire cosa sta per succedere. E nel caso ribellarsi (vedasi proprio oggi la strategia della tensioni sui treni, in UK, nel Cambridgeshire, che caso).
Ma la cosa più interessante sono le motivazioni date da The Economist: andare in guerra per trovare le fonti di sostentamento economico necessarie per separare l’Europa dagli USA, per emanciparsi.
Encore la traduzione: secondo qualche pazzo bisognerebbe fare la guerra calda ad una potenza nucleare come la Russia, con il motivo che bisogna separarsi da Washington perchè è troppo forte e dunque lascia spazi insufficienti alle elites veterocoloniali europee per perpetrare i loro immondi privilegi secolari. Rischiando così facendo la disintegrazione europea contro i missili nucleari di Mosca, solo per far un favore alle elites europee. Follia.
Stesso messaggio che davano i nazisti 84 anni fa pensateci bene: Lebensraum, potenza americana filo ebraica etc etc.
In Italia chiaramente i nostalgici della R.S.I. saranno i primi a spingervi alla guerra, repubblica sociale si chiamava, sempre con l’illusione dei nobili fini di benessere universale (balle, era solo benessere elitario anche allora); che significa di sinistra, corsi e ricorsi storici, ogni totalitarismo moderno nasce sempre dallo stesso solco.
*****
Notate poi anche l’elmetto coperto dagli euro: la testata di Londra ci sta spiegando chiaramente che se non si va in guerra l’euro termina!
Capite quindi a chi è indirizzata tale titolo ad effetto, dicendo loro di attivarsi… A tutti gli stakeholders e massoni al seguito in Europa che hanno interesse che il sistema continui a garantire i loro privilegi. Ad esempio anche i magistrati, quanto meno in linea teorica, che percepiscono elevatissime pensioni in euro. O anche i politici. O i faccendieri tutti legati alla politica: costoro senza euro terminano il loro benessere.-
Dunque ecco spiegato perchè – nel caso – i false flags arriveranno direttamente dall’interno dei vari sistemi paese europei, statene certi.
E’ davvero una chiamata di correo, l’ultima, destinata alle elites che condividono i furti neocoloniali ossia i privilegi di Davos e dunque dell’euro.
Lo capite dove vogliono farvi andare?
*****
L’ostacolo resta solo uno, come sempre: la democrazia USA, la stessa descritta benissimo da Alexis de Toqueville 250 anni fa, circa. Si intende la pulsione tipica di oltreatlantico a costruire un futuro diverso, meritocratico, rispetto a quello di fatto neofeudale ormai da secoli in auge nell’Europa dei privilegi di sangue e di casta, ovvero neocoloniale. Su tali basi gli americani costruirono il loro Stato, una landa forgiata col sangue anticoloniale difendendosi dai colonialisti europei per secoli, inglesi e francesi in primis, che li volevano soggiogare. Ossia un costrutto democratico di coloro che scapparono dall’Europa per trovare gli spazi che ivi erano occupati invece dalle stesse elites che, più o meno, oggi vi vorrebbero mandare a morire in Ucraina.
Lo capite?
A ciò aggiungete il corollario: sembra sempre più chiaro che lo scopo di Davos sia fermare lo sviluppo umano, terrestre, quasi che facciano “intelligenza con l’alieno” per tenere il mondo debole, per non farlo progredire, per renderlo contendibile fra qualche anno… (vedremo […])
La storia va letta e poi capita cari Lettori. Ma se non si inizia a leggerla, la storia, saranno poi i media a farvi la propaganda adatta per il piccolo cervello di chi resta senza nozioni.-
Fra poco ci sarà da schierarsi: per il popolo ignavo per eccellenza – quello Italiano – sarà un momento molto tormentato, doversi schierare, dover decidere una parte o l’altra…
MD







