E’ chiaro che quanto al titolo è un po’ una provocazione: Trump non chiede nulla all’Italia. Però la sostanza – e pure la forma – vorrebbe che un governo alleato di Trump faccia il bene della propria gente, We the People, il 99% della popolazione, NON dei soliti boiardi di sistema locali!
Dunque Giorgia Meloni deve trovare fuori il coraggio che molti temono le manchi, in politica interna: mollare l’EU morente e smarcarsi verso una posizione indipendente dai poteri veterocoloniali europei. In due parole, sfidare l’EU. Apertamente.
Anche con accordi separati con gli USA.
Lo sappiamo, lo sappiamo…. Trump sta rompendo l’EU, pezzo dopo pezzo. La verità è che l’Italia ha da guadagnarci ad uscire dal giogo, tornando preminente nel Mediterraneo. E con una Francia morente il gioco è quasi obbligato.
Sappiamo che il Presidente Milei in Argentina ha tutto il supporto trumpiano, lo swap in dollari dell’FMI a favore di Buenos Aires è di fatto garantito dagli USA: sappiate che l’Italia può ottenere anche di più! A maggior ragione viste le circa 1000 tonnellate di oro depositate in USA, un collaterale fantastico, si potrebbe uscire dall’euro in una notte!
La verità è che Giorgia Meloni, che noi apertamente apprezziamo e sosteniamo, è circondata da ministri di Davos, che sono le sue serpi in seno: certamente Salvini, che lavora in tandem con Renzi, con sponsor ondivago della famiglia Berlusconi (che fra 3 anni avrà venduto tutto allo straniero, giusto il tempi di far passare i 5 fatidici anni dalla morte del padre per evitare di pagare pesantissime tasse). Ma anche il ministro Urso di nome Adolfo, nome datogli nel 1957 dalla sua famiglia, con moglie Ucraina. Ed una serie di fallimenti impressionanti in termini di deindustrializzazione del paese durante la sua gestione. E che dire di Santanchè, salvata via amicizia della Premier, non perchè valga qualcosa come ministro, la cronaca ci dice che in passato Lei è stata attentissima a fare i suoi di interessi, fatti anche male diremmo noi visti i risultati…
Meglio detta, il problema non è del singolo, infatti la Premier da noi è molto apprezzata e pure sostenuta. Il problema purtroppo è enormemente più grande, è culturale. Perchè quanto meno dal 1992, su stimolo esterno, causa anche essere stati abbandonati dagli USA (ma la verità è che – come spiegammo bene QUI, con i dettagli, alcune settimane fa – anche gli USA furono ricattati dai poteri veterocoloniali EUropei, tanto che quasi caddero, cadono gli USA ed a maggior ragione cade l’Italia….), l’Italia nega la meritocrazia per sistema!
Il risultato è un popolo che non crede più al futuro, dunque non fa figli, che sa che lo Stato è nemico, che nessuno lo difende dai don Rodrigo, permettendo a chi viene dal basso al massimo di fare “fortuna” come cercatore di funghi è giù di lì… questa è la tragica situazione…

Triste… Un paese ex potenza industriale che vede il proprio futuro così…
Tali sono i desiderata dei Don Rodrigo, riassunti magistralmente nel motto “Non avrai nulla e sarai felice“… Un popolo ormai disilluso e cinico che tira a campare di sussidi, sindrome di Pinocchio nel paese dei balocchi, mentendo a se stesso: tirate una linea a 30 anni e capite che la sparizione degli Italiani è gioco fatto, in fondo Davos ha vinto, visto che i politici Italiani non hanno la preparazione per capire dove si sta andando davvero, diciamo anche questo, siamo onesti…
Chiaro, in fondo i migranti servono per sostituire gli italiani disillusi che non fanno figli a causa delle stesse politiche imposte da Davos…. Capite il disastro che vi aspetta?
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Tornando a Giorgia Meloni, la Premier deve sapere che pur con la stima che le portiamo, nessuno di noi le crede, nemmeno quelli come noi che la supportano apertamente e pure la stimano. E questo dipende dagli atti e fatti del suo governo, solo da quelli, le parole manco le consideriamo, i politici italiani mai mantengono le loro promesse.
Dunque siamo all’ultima spiaggia: se è vero che rientrare nei parametri di Maastricht è importante, oggi, per gettare la palla dell’austerità dentro la Francia, alle corde a dir poco, dal 1.1.2026 sarà NECESSARIO tagliare tasse e burocrazia in modo radicale in Italia. Lo vuole Trump, ossia la sua linea.
Giorgia Meloni ne sarà capace?
Intendiamo nessuno crede che la Premier voglia veramente fare quelle serve davvero, ribaltare il tavolo EUropeo, nessuno a Roma, Milano Firenze vuole davvero far ripartire l’economia dal basso, nessuno vuole creare qualcosa di nuovo. In fondo a Roma, Milano, Firenze, per chi conta, non ha mai smesso di andare bene….
Dunque è chiaro che, a parole l’Italia basata sulla stessa classe politica degli ultimi 20 anni, idem i potentati al seguito, da qui in avanti seguirà Trump PER OPPORTUNISMO, NON PERCHE’ CI CREDE. Solo per cambiare cavallo appena l’era Trump volgerà al termine, facendo tornare l’Italia quello che era nell’ottocento, quando era a pezzi: i viaggi di Goethe, lo straniero scendeva in Italia giusto per fare vacanze, per divertirsi, gli Italiani erano tanti Guido Orefice utili a completare il quadro idilliaco vacanziero, la campagna insomma, con servi pagati poco possibilmente simpatici. Ripeto, Italiani uguale Guido Orefice. Pensate che il Granducato di Toscana era ai tempi riserva di caccia asburgica, il luogo delle feste.
Visto che noi non aderiamo allo schema “Italia bellissima, peccato gli Italiani” tanto in voga in Germania, restiamo scettici della politica Italiana attuale. Ovvero, a parte la simpatia per la Premier, già sappiamo che in realtà nessuno ha voglia di cambiare le cose. Leggiamo il loro bluff insomma.
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Un paese che vuol ripartire non aumenta le tasse ai cittadini a livelli simili a quanto fatto dal tragico governo di Mario Monti…
Le uniche due cose che possiamo fare sono, la prima, spingere gli italiani a ragionare, a usare il cervello, per capire cosa sta succedendo veramente. Dando un metodo di analisi fattuale.
La seconda, spiegare quanto la rivoluzione trumpiana sia epocale, andare contro l’antimeritocrazia più becera dei don Rodrigo facendo invece crescere il proprio paese dal basso – e si spera anche gli alleati, da ciò deriva questo intervento – con la meritocrazia, spazzando i potentati “incumbent“.
In ultimo, nel giorno dopo giorno, abbiamo deciso di collaborare con paesi stranieri, a vari livelli, manca ancora solo un passo burocratico (…): più facile aiutare chi vuole farsi aiutare, chi è umile, rispetto a chi che in realtà non ha alcuna intenzione di cambiare alcunchè, mai è andata così bene ai don Rodrigo come negli ultimi 15 anni! Memento il superbonus, con cui chi aveva alti redditi si è fatto rifare la villa dallo Stato, pagano le tasse dei plebei.
Siamo dunque certissimi che stiamo facendo lo cosa giusta, andare contro l’Europa dei privilegi, quella delle elites veterocoloniali, come metodo e come insegnamento. Sostenendo il cambiamento trumpiano, con gli USA a capo dell’Occidente, non con l’Europa a capo dell’Occidente.
Il motivo in fondo è facile da capire: come i nazisti soggiogarono l’EUropa per propri interessi, anche l’EU ha fatto lo stesso, con la Grecia ad esempio, mettendo 10 anni-15 anni fa alla fame la gente ellenica, solo per potersi comprare a basso prezzo – i tedeschi – aeroporti, autostrade, aziende sistemiche, “prima li affami e poi li compri per un tozzo di pane” scrivemmo ai tempi. Con la scusa del debito.
Però l’Europa che conta, indebitata come nessuno prima, oggi se ne sta fregando del suo di debito e dunque riarma facendo deficit. Ma la Grecia no, doveva essere austera. Si chiama colonialismo intra EU per inciso…
Come possiamo noi supportare un’EUropa del genere???
Appunto, se l’alternativa è questa EUropa, o quella di Macron che chiama “vomitevoli” gli Italiani perchè non firmano il trattato MES / ESM, bene (senza una vera levata di scudi della politica italiana tutta), noi siamo felicissimi si seguire l’insegnamento Trumpiano. Che in fondo è riassumibile nel tweet sopra, c’è tutto.
Con buona pace delle persone stimate come la Premier Meloni che, pur con giusta attenzione a cosa fare come indirizzo, stanno perseguendo la stessa strada dell’amichettismo per raggiungere risultati che non potranno che essere parziali. In fondo, lo sappiamo, l’8 Settembre è nel DNA italico. E questo non ci garba, dunque basti la nostra simpatia e pure il nostro supporto mediatico, ma gli sforzi vanno altrove.


Dopo l’accordo Xi-Trump, cambio di narrativa in corso sui media italici, alcuni fatti… /sull’ultima immagine: e se Xi venisse sostituito entro fine anno, causa morbo di Parkinson? Ne riparleremo a breve…
Speriamo per lo meno che gli Italiani capiscano che, con l’accordo Trump-Xi dello scorso fine settimana, con il pertinente accordo Mosca-Washington di fine 2023 di fatto, l’Europa ha definitivamente perso la partita (…). Un buon viatico per tornare alla meritocrazia, quella vera, sarebbe incarcerare le elites che hanno fatto gli enormi danni che tutti sappiamo negli ultimi 20 anni, elites prettamente europee. Davos insomma, di italiani ce ne sono molti su quel lato. Già sappiamo che la Premier non ne sarà capace, non ne ha voglia, nè la capacità, nè forse nemmeno il potere. Bel Paese di vacanza dunque, restiamo ai primi danni…
MD







