In breve, con il CHIPS and Sciences ACT di Biden venivano concessi grants, ossia soldi a fondo perduto, alle aziende USA che investivano negli USA in alta tecnologia. Soldi regalati, di fatto. Con tale escamotage, sotto Biden, Intel ad esempio ha incassato miliardi, per coprire gli errori manageriali precedenti, Intel oggi non è una azienda di successo. Stile Europa insomma, ti regalo soldi per farti stare in piedi, sussidi di stato pagati dai contribuenti. Con il risultato che tu non correggi mai i tuoi errori imprenditoriali.
In realtà lo stesso succedeva anche per aziende straniere: ad esempio il colosso Taiwanese TSMC, leader mondiale indiscusso dei chips per l’elettronica, ha ricevuto miliardi da Biden con lo stesso ACT. Poi, arrivato Trump, l’amministratore delegato è stato chiamato alla Casa Bianca con un discorso del tipo, circa “Non ci va bene che ti abbiano regalato tanti soldi, devi dare qualcosa in cambio al popolo americano“. E fu così che TSMC mise sul piatto un centinaio di miliardi di dollari di investimenti in più, negli USA , miliardi malcontati. Stessa cosa è successa con l’azienda di semiconduttori Micron: anche lei ha moltiplicato gli investimenti negli USA dopo il richiamo avendo riconosciuto che i soldi gratis dati da Biden erano una specie di furto o qualcosa del genere….
Al contrario, il mondo Fiat , solo per citarne uno che tutti conoscono, ricordate quanti di “grants italiani“, aggratis” ne ha presi…. Poi ha venduto tutto ai francesi e se ne è andata, auguri!
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Capite la differenza tra fare gli interessi del proprio popolo e quello delle elites dominanti?
Il disastro di regalare soldi “aggratis“, senza necessita di cambiare registro e/o di essere di successo, per inciso, non è accaduto nei decenni solo in Italia, di fatto in tutta Europa è accaduto qualcosa di simile !
In USA con Trump le cose oggi cambiano RADICALMENTE: la scorsa settimana avete inteso tutti che Trump ha dato soldi ad Intel, di nuovo, ma chiedendo in cambio una quota di partecipazione azionaria: non più soldi gratis dunque, ma soldi in cambio di partecipazioni. E dunque di indirizzo e protezione di Stato nell’azienda.
Il mercato ha festeggiato
Non fu lo stesso nei vari casi di soldi regalati dagli Stati a Fiat, Opel, Renault, Peugeot, aziende di medio-alta tecnologia europee in genere finite nei problemi e salvate dallo stato: se ricordo bene i piccoli azionisti si sono leccati le ferite per anni…
A conferma che la linea è molto diversa dal passato lo stesso ministro del commercio USA, Howard Lutnick, ha confermato che è intenzione degli USA comprare partecipazioni in aziende strategiche, ad esempio quelle delle armi. Copiando ancora un a volta l’Italia dove la famosa Finmeccanica, ora Leonardo, partecipata dello stato italiano come aggregazione di aziende di alta tecnologia, ossia della difesa: stesso metodo, soldi per partecipazioni. Per altro cosi facendo, oltre a tenere a casa propria competenze e impiego (Stellantis ha ad esempio ha trasferito l’impiego dell’Automotive dall’Italia alla Francia, di fatto; mentre il cuore di Edison, il trading, è andato da Milano a Londra), si ottiene un rendimento maggiore, storicamente parlando, di quello dei bonds americani con cui teoricamente ci si finanzia.
Per l’Italia sarebbe addirittura parossistico investire in ENEL ed ENI, che rendono MOLTO di più dei BTP decennali ad esempio. Ma le regole EUropee lo impediscono: il fine, sempre il solito, è mantenerle teoricamente contendibili, affinchè aziende del cuore dell’impero di Davos, ossia l’EU, possano prima o poi acquisirle a basso prezzo, non appena traditori affiliati a Davos stessa vengano messi al potere in Italia, è successo molte volte in passato (LINK)
Pensateci bene: Trump ora dice, “sei nei problemi, io ti compro una quota, ti dò soldi a prezzi di borsa elevati, ti salvo, ossia riconoscendoti un valore attuale come soldi rispetto al valore aziendale; ma voglio essere tuo co-azionista“, circa. In tale maniera un imprenditore idiota che continua a fare l’idiota, ossia che non sa fare risultati, ovvero a necessitare soldi dallo Stato per tenere in piedi la baracca a suo esclusivo vantaggio o quasi, non quello del Paese, alla fine in USA oggi perde l’azienda. Per sua colpa.
Meritocrazia.
Giusto direte voi. Anche noi.
Peccato che in Europa si sia fatto da decenni il contrario, forse da secoli: solo così si spiega perchè le elites al potere di epoca guglielmina in Germania siano circa le stesse di oggi. E che le famiglie ricche di Firenze ai tempi della conquista dell’America siano le stesse di oggi.
Siamo al dunque, finalmente: elites contro popolo, sangue contro meritocrazia. Grazie a Trump, ora forse capire perchè tanto odiato da Davos, ossia dall’Europa figlia del colonialismo e del feudalesimo.
Infatti, con Trump, l’Occidente si sta separando in due tronconi: uno meritocratico, in USA. Davos lo odia.
L’altro collettivista, anzi collettivista-oligarchico, alla Orwell, in Europa. Collettivismo oligarchico significa, in soldoni, “quello che è mio è mio (dice il don Rodrigo); ma quello che è tuo (del plebeo) all’occorrenza è mio (Don Rodrigo)”.
In una frase abbiamo spiegato il “Non avrete nulla e sarete felici” lemma di Davos: infatti nel caso avranno tutto i Don Rodrigo, non voi che ci leggete!
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Bene, sapiate che la grossa novità è che oggi con la nuova era di Trump le aziende non si salvano ma si compartecipano, al limite mandando via imprenditori e gestori incapaci; ossia mettendo in minoranza gli azionisti storici. Così si colpisce diritto al cuore il potere trans-generazionale di Davos!
Se ci pensate bene il modello preconizzato da Trump, fatta la tara con la dittatura eterna del governo cinese in cui esiste un solo partito, ossia non si decidono i governanti, è molto simile al modello di Pechino, ma in salsa occidentale!
Infatti in Cina tutte le aziende sono statali: senza necessità di chiedere, se uno non si allinea, o se ha bisogno di soldi, le aziende vengono acquisite dallo Stato, vedasi Jack Ma del colosso di internet Alibaba che per aver sfidato il potere del partito unico di Pechino è sparito per mesi, poi si è redento, forse a forza di schiaffoni morali, quanto meno. Dunque è riapparso in pubblico, ma ridimensionato.
Oggi stiamo parlando degli USA, di qualcosa di diverso, che però copiano in parte la Cina, ma in realtà copiando anche e soprattutto l’Italia: parlo dell’era pre-divorzio della Banca d’Italia, in cui lo Stato Italiano lavorava in modo democratico e ragionevolmente pluralista coi privati per il successo dello Stato.
Lo stesso modello copiato malo modo, ma con efficacia, dalla Turchia: ora tocca fare lo stesso agli USA, dopo che Francia e Gran Bretagna, sempre coloniali, per paura del troppo successo Italiano degli anni ’60 e ’70, sfruttando l’onda unga del golpe contro Nixon, costrinsero a colpi di attentati nella Penisola a cambiare un modello davvero vincente. Controllate le date se non ci credete…
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L’AMERICA NON SI PIEGA
Finalmente Tump, ossia gli USA, dopo un ciclo di Kondratiefff intero, sfidano finalmente all’ultimo sangue i poteri vetero coloniali europei Storici; ossia il modello babilonese. Dunque il fatto che gli USA si muovano in autonomia in Europa da Londra cambia tutto, ora ad esempio l’Italia si rivolge direttamente agli USA senza passare dalla City ormai in disuso.
Un cambio epocale, diciamolo. E non solo per l’Italia, ma per l’Europa intera!
Infatti, si sa, chi controlla il soldi controlla il potere. Dunque solo attaccando il modello economico europeo, ossia sfinendo il modello economico di Davos basato sull’antimeritocrazia ovvero evoluto dal modello coloniale favorendo il sangue, si possono davvero cambiare gli assetti di potere di un sub-Continente.
Gli USA dunque, col mirino, così facendo attaccano il modello economico basato sull’eredita, sulla cooptazione, sull’appartenenza, sull’antimeritocrazia che sta alla base di Davos; ossia attaccando il modello dell’Europa coloniale. Modello che prevede costanti guerre per accaparrarsi risorse altrui al fine sopperire agli inevitabili errori di una elite al potere incapace non solo perchè non basata sulla meritocrazia; ma anche perchè si imparenta molto più spesso di quanto si pensi con consanguinei, abbassando drasticamente il QI medio di detta elite.
Noi siamo qui a spiegare i drivers, ben consci che la propaganda, ossia i media di Davos, faranno di tutto per confondervi le idee.
Se ci seguirete forse, anzi in ogni caso, avrete un contraltare informativo per sfidare la narrativa imparante. Narrativa, notate bene, manipolata, a svantaggio del 99% della popolazione europea.
MD