La Lotta alla schiavitù del Presidente Lincoln, che poi portò alla sua abolizione, è conosciuta mondialmente. Molto meno invece sono gli intrighi che portarono alla sua morte violenta, trame che trovano una sua origine in Europa, quelle dei colonialisti. “Come sempre”, verrebbe da dire.
Pensate che ai tempi della guerra civile americana, che la storia associa all’abolizione della schiavitù voluta dal fu presidente USA, Londra non riconosceva nemmeno gli Stati Uniti d’America come nazione, non aveva rapporti diplomatici ufficiali. Il motivo era semplice: ancora sperava di poterla conquistare come colonia.
In realtà l’abolizione della schiavitù di Abramo Lincoln portò alla guerra civile USA proprio perchè gli europei soffiavano sul fuoco della secessione USA, solito dividi et impera attuato dalle potenze veterocoloniali europee. Chiaramente i mercati di schiavi – schiavismo, primo esempio di business globale e globalista, visto che coinvolgeva diversi paesi mondiali anche molto lontani tra loro nelle trame del business – era business cosa prettamente europeo, vedasi ad esempi gli avi dei figli di Ursula von der Leyen che (come citato dalla rivista Foreign Policy vedasi il LINK, annoverano, tra gli altri, oltre che un nazista di alto rango, anche un trader di schiavi britannico ed uno schiavista negli stati Americani del sud, di quelli che di fatto tentarono la secessione).
Infatti gli Stati del sud USA, in capo al partito democratico americano, quello di Obama e Clinton oggi per intenderci, difendevano ai temi lo schiavismo. Avete capito bene, i Dem USA erano schiavisti originariamente, NON i Repubblicani o quelli che poi divennero il partito Repubblicano. Sembrò addirittura che – ai tempi – ci fosse una sorta di accordo tacito tra gli stati del Sud e l’Europa per fomentare la secessione interna degli USA; ancora una volta i Dem pro secessione possiamo dire, a letto con gli Europei.
Come ci ricorda il Trent Affair, gli Stati del sud furono vicinissimi a farsi riconoscere come entità indipendente da Francia ed Inghilterra, che già ai tempi viaggiavano in coppia per difendere le loro comuni questioni coloniali. Vennero scoperti dagli Unionisti, causando scandalo enorme in Gran Bretagna ad esempio dove l’opinione pubblica si accorse che la Londra politica dei tempi in realtà NON era neutrale, ma tifava per gli stati secessionisti del sud. Nemmeno dopo le scoppole prese da Giorgio Washington, pensate…
La bravura di Lincoln fu quella di trovare un compromesso con gli inglesi in tale frangente, evitando l’apertura anche del fronte guerresco europeo ad esempio.
In più Lincoln fu autore – naturalmente – della vittoria Unionista americana nella guerra civile scatenata a causa delle questione degli schiavi utilizzati soprattutto a sud nelle piantagioni di cotone, ovvero evitando grazie a Lincoln la secessione bramata dagli europei, vincendo la guerra grazie al suo generale Ulysse Grant.
In più, molti lo dimenticano, Lincoln fu di fatto l’autore del patto con la Russia per acquisire la ricca Alaska come Stato USA, che era proprietà russa, diciamo così. FU un accordo commerciale, in denaro, che permise il passaggio di tale ricco lembo di terra del continente Americano agli Stati Uniti Unionisti. In realtà il trattato finale venne concluso sotto la presidenza di Andrew Johnson, che divenne Presidente (era vicepresidente) a seguito dell’omicidio violento di Lincoln, ad opera di un fanatico secessionista del sud.
Meglio detta, il segretario di Stato di Lincoln, William H. Seward, continuò ad essere segretario di stato anche con Johnson proprio per portare a termine l’acquisizione dello Stato dell’Alaska, con Unione allargata addivenire.
Dietro a tale accordo Russia-USA ci sono infatti mille risvolti: la Gran Bretagna puntava infatti a conquistare tale ricco lembo di terra quasi artica, conscia dell’immensità di materie prime che nascondeva, soprattutto oro. Secondo molti la Gran Bretagna voleva acquisirlo via Commonwealth, ossia via Canada; ed anche qui i collegamenti col presente sono evidenti, memento l’avversario canadese di Trump, il Premier Carney ex capo della Bank of England (…). Ma lo Zar Alessandro II decise saggiamente di darlo agli USA; una presenza molto meno ingombrante quella americana rispetto ai perfidi colonialisti britannici. Proprio da tale accordo a danno di Londra nasce la rivalità divenuta accanita tra Mosca e Londra, presente anche e soprattutto ai nostri giorni (…).
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Oggi Trump sta combattendo il suo Deep State che, come ai tempi di Lincoln, è legato al partito Dem. Il quale ha ottimi agganci in Europa. Chiaramente sullo sfondo c’è sempre il sogno dei nemici dell’America, che sono di fatto sempre Europei/colonialisti mancati degli States: la secessione interna americana.
Memento – oggi – il dossier Steele, contro Trump, dossier che puntava a dipingerlo come un asset russo negli USA: tale documento è stato partorito – fingete stupore – proprio in Gran Bretagna, addirittura dai servizi segreti britannici ufficiali; ma è stato utilizzato dai sodali di Obama per cercare di demolire Trump, il nemico delle elites di sangue, stando a quanto risulta dai documenti recentemente resi pubblici (ed in via di pubblicazione) da Tulsi Gabbard, capo assoluto dei servizi segreti USA.
Insomma, i colonialisti usano sempre lo stessi metodi, verrebbe da dire.
Che Trump poi non sia già morto in modo violento, beh, forse dovremmo aggiungere non ancora, visto che Davos evidentemente lo considera come suo nemico giurato. Sebbene i tentativi di ucciderlo si siano sprecati, ad esempio a Butler, ma non solo.
Quello che è certo che Trump, come Lincoln, è molto amato negli USA, nutre di enorme supporto popolare. Lasciate perdere le scorse elezioni ed i numeri elettorali del 2020: negli scorsi mesi – grazie all’ausilio dei militari USA, tra votanti americani di oltre cent’anni, oltre 10 milioni di ipotetici americani, e immigrati che votavano per loro e non solo, evidentemente si sono gettate le basi (LINK) per ripulire i database elettorali degli States dai soggetti che gonfiavano le liste degli avversari di Trump.
Tutto lascia presagire che il supporto ormai a 360 gradi delle persone che davvero contano negli USA per Trump nasconda la consapevolezza che non ce ne sarà per nessuno alle prossime elezioni.
E se qualcuno dovesse eccepire che la CNN, basata al Deutsche Bank Center in New York City, resta contraria a Trump, beh, consigliamo di andare a vedere chi è il capo – oggi – della CNN: tale rete anti-trumpiana per antonomasia è diretta da Sir Mark Thompson, come AD (Thompson è stato l’AD della BBC britannica)(educato dai gesuiti, nota di colore, nonchè spostato con la figlia Del famoso Baruch Samuel Blumberg, Nobel prize esperto nella diffusione dei virus epidemici). Penso non sia necessario aggiungere altro.
Chiaro, la lotta al Deep State oggi è davvero epica, non meno della cancellazione della schiavitù ai tempi di Lincoln, due macro interessi globali, sia oggi (il deep state che sostiene il globalismo) che ai tempi (la tratta degli schiavi).
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Scriviamo questo breve intervento oggi dopo aver rilevato che anche il famoso prof. Alan Derschowitz, che noi intervistammo, esprime ormai indiretto supporto a Trump (sul caso AOC), pur essendo tale professore un convintissimo Dem. Ciò significa che il supporto per Trump ormai è super partes, vincente.
Fa pena vedere invece una Europa legata soprattutto ai Clinton (ricordiamo Hillary, ai tempi di suo marito Presidente USA, nel cda americano di una famosissima azienda cementiera francese poi coinvolta a tutto tondo nella destabilizzazione della Syria via ISIS 25 anni dopo, …) ancora sperare di deragliare la presidenza Trump II e, soprattutto, quello che verrà dopo (ricordiamo Hillary, ai tempi di suo marito Presidente USA, nel cda americano di una famosissima azienda cementiera francese poi coinvolta a tutto tondo nella destabilizzazione della Syria via ISIS 25 anni dopo, …).
Europa che resta anche oggi quella di sempre, delle elites e dell’antimeritocrazia onde evitare che il nuovo possa nascere dal basso e privarli appunto di privilegi secolari ormai anacronistici (non gli resta che depopolare con selettività il vecchio continente, ndr), precisamente come è stata per secoli.
Per inciso, oggi il gen. Grant si chiama oggi Flynn, radici e prospettive comuni sotto molti punti di vista (…).
Certo, non stupisce che leader politici europei che furono a letto con il duo Clinton-Obama, in Italia ad esempio conosciamo benissimo gli atti e fatti di Matteo Renzi, facciano l’impossibile per non cedere le armi all’avversario del MAGA, che non è solo più Trump ma MOLTO di più: perchè sanno che se mollano ne verrebbero immediatamente travolti. Ingenerando ad esempio una sorta di 8 Settembre occidentale evidente soprattutto in Europa (secondo noi comunque solo questione di tempo prima che costoro vengano spazzati via).
MD