Solo l’autosufficienza offre una totale indipendenza. E il quadro generale è stato ben compreso anche dal Sud del mondo..
Uno dei temi chiave alla base della questione Russia/Ucraina/NATO è che l’Impero USA è stato scosso fino al midollo dall’abilità combinata dei missili ipersonici russi e di uno scudo difensivo in grado di bloccare i missili nucleari in arrivo dall’Occidente, ponendo così fine alla Mutually Assured Destruction (MAD)
Ciò ha portato gli americani a rischiare quasi una guerra calda per poter piazzare missili ipersonici, che ancora non hanno, ai confini occidentali dell’Ucraina, e quindi trovarsi a tre minuti da Mosca. Per questo, ovviamente, hanno bisogno dell’Ucraina, così come della Polonia e della Romania.
In Ucraina, gli americani sono determinati a combattere fino all’ultima anima europea, se è quello che serve. Questo potrebbe essere l’ultimo lancio di dadi (nucleari). Così il penultimo sforzo pel costringere la Russia alla sottomissione utilizzando la restante, praticabile arma di distruzione di massa americana: lo SWIFT.
Eppure, quest’arma può essere facilmente neutralizzata con una rapida adozione dell’autosufficienza.
Glaziev è stato un consigliere economico chiave del presidente Putin ed è ora il ministro per l’integrazione e la macroeconomia dell’Unione economica eurasiatica (EAEU). È sempre stato un feroce critico della Banca centrale russa e della banda di oligarchi strettamente legata alla finanza anglo-americana.
Il suo ultimo saggio, Sanzioni e sovranità , originariamente pubblicato da expert.ru e tradotto da Helmer , merita un severo esame.
Glaziev raccomanda essenzialmente:
- Una “vera de-offshorizzazione dell’economia”.
- “Misure per inasprire la regolamentazione valutaria al fine di fermare l’esportazione di capitali ed espandere i prestiti mirati alle imprese che necessitano di finanziare investimenti”.
- “Tassazione della speculazione valutaria e delle transazioni in dollari ed euro sul mercato interno”.
- “Seri investimenti in ricerca e sviluppo per accelerare lo sviluppo della nostra base tecnologica nelle aree colpite dalle sanzioni, in primis l’industria della difesa, l’energia, i trasporti e le comunicazioni”.
- E, ultimo ma non meno importante, “la de-dollarizzazione delle nostre riserve valutarie, sostituendo il dollaro, l’euro e la sterlina con l’oro”.
La maggior parte di queste misure sono già in atto. E ci sono segnali che Putin e il governo siano finalmente pronti a prendere per le palle l’oligarchia russa e costringerla a condividere rischi e perdite in un momento estremamente difficile per la nazione.
Nel dicembre 2014 ero a una conferenza a Roma e Glaziev si è unito a noi al telefono.
Mi permetto di citare alcune sue frasi:
“Non c’è un vero “governo” a Kiev; è l’ambasciatore degli Stati Uniti ad essere in carica. Washington ha ordito una dottrina anti-russa per fomentare la guerra in Europa – e i politici europei sono i suoi collaboratori. Washington vuole una guerra in Europa perché sta perdendo la concorrenza con la Cina”.
“il risultato finale delle sanzioni, dice, è che l’Europa sarà la perdente finale dal punto di vista economico; la burocrazia in Europa ha perso il focus economico quando i geopolitici americani hanno preso il sopravvento”.
A Mosca sembra emergere un consenso sul fatto che l’economia russa si stabilizzerà rapidamente, poiché ci sarà una carenza di personale per l’industria e saranno necessarie molte mani in più. Quindi niente disoccupazione. Potrebbero esserci carenze, ma nessuna inflazione. Le vendite di beni di lusso – occidentali sono già state ridotte. I prodotti importati saranno posti sotto controllo dei prezzi. Tutti i rubli necessari saranno disponibili attraverso il controllo dei prezzi, come è successo negli Stati Uniti durante la Seconda guerra mondiale.
Potrebbe esserci un’ondata di nazionalizzazione dei beni. ExxonMobil ha annunciato che si ritirerà dal progetto Sakhalin-1 da 4 miliardi di dollari, dopo che BP e la norvegese Equinor hanno annunciato che si sarebbero ritirati dai progetti con Rosneft.
Secondo il primo ministro Mikhail Mishustin, il Cremlino sta ora bloccando le vendite di asset da parte di investitori stranieri che cercano di disinvestire. Parallelamente, Rosneft, ad esempio, è destinata a raccogliere capitali da Cina e India, già investitori di minoranza in diversi progetti, e riacquistarli al 100%: un’ottima opportunità per il business russo.
Quella che potrebbe essere interpretata come la Madre di tutte le contro-sanzioni non è stata ancora annunciata. Lo stesso vicepresidente del Consiglio di sicurezza Dmitry Medvedev ha accennato che tutte le opzioni sono sul tavolo.
Il ministro degli Esteri Sergey Lavrov descrive le sanzioni come “una specie di tassa sull’indipendenza” , con i paesi che impediscono alle loro aziende di lavorare in Russia.
Non sono esclusi però i contrattacchi letali. Oltre a de-dollarizzare completamente – come raccomanda Glaviev – la Russia potrebbe vietare l’esportazione di titanio, terre rare, combustibili nucleari e, già di fatto, motori a razzo.
Mosse molto dolorose includerebbero il sequestro di tutti i beni stranieri delle nazioni ostili; congelare tutti i rimborsi dei prestiti alle banche occidentali e depositare i fondi in un conto bloccato in una banca russa; bandire completamente tutti i media stranieri ostili, la proprietà dei media stranieri, le ONG assortite e tutti gli affiliati della CIA; e fornire alle nazioni amiche armi all’avanguardia, condivisione di informazioni e addestramento ed esercitazioni congiunte.
Quello che è certo è che una nuova architettura dei sistemi di pagamento – come discusso da Michael Hudson e altri, che unisce la russa SPFS e la cinese CHIPS, potrebbe presto essere offerta a decine di nazioni in tutta l’Eurasia e nel Sud del mondo, molte delle quali già sanzionate, come Iran, Venezuela, Cuba, Nicaragua, Bolivia, Siria, Iraq, Libano, Corea del Nord.
Lentamente ma inesorabilmente, siamo già sulla strada che vede l’emergere di un consistente blocco del Sud globale, immune alla guerra finanziaria americana.
Russia, India e Cina stanno già aumentando il commercio nelle proprie valute. Se guardiamo l’elenco delle nazioni all’ONU che hanno votato contro la Russia o si sono astenute dal condannare l’Operazione Z in Ucraina, più quelle che non hanno sanzionato la Russia, abbiamo almeno il 70% dell’intero Sud del mondo.
Così ancora una volta è l’Occidente, più colonie come il Giappone e Singapore in Asia, contro il resto: Eurasia, Sud-est asiatico, Africa, America Latina.
Il prossimo crollo europeo
Michael Hudson mi ha detto, “gli Stati Uniti e l’Europa occidentale si aspettavano un Froelicher Krieg (“una guerra felice”). La Germania e altri paesi non hanno ancora iniziato a sentire il dolore della privazione di gas, minerali e cibo. QUESTO sarà il vero gioco. L’obiettivo sarebbe quello di strappare l’Europa al controllo che gli Stati Uniti esercitano attraverso la NATO. Ciò comporterà “ingerenze”. Potreste chiamarlo un nuovo Grande Risveglio.
Un possibile Grande Risveglio di certo non coinvolgerà la sfera NATO in tempi brevi. L’intero Occidente è piuttosto in una modalità di Grande Disaccoppiamento, con il chiaro obiettivo di distruggere la Russia e persino, il sogno bagnato perenne, di provocare un cambio di regime.
Sergey Naryshkin, il capo dell’SVR, lo ha descritto sinteticamente:
“La maschera è caduta. L’Occidente non sta solo cercando di rinchiudere la Russia entro una nuova “cortina di ferro”. Stiamo parlando di tentativi di distruggere il nostro Stato, la sua ‘abolizione’, come è ormai consuetudine dire nell’ambiente liberal-fascista ‘tollerante’. Dal momento che gli Stati Uniti e i loro alleati non hanno né l’opportunità né lo spirito di tentare di farlo in un confronto politico-militare aperto e onesto, si stanno compiendo tentativi subdoli per stabilire un “blocco” economico, informativo e umanitario».
Probabilmente l’apice dell’isteria occidentale è l’inizio di una Jihad neonazista del 2022: un esercito di mercenari di 20.000 uomini viene assemblato in Polonia sotto la supervisione della CIA.
In realtà, i fatti sul campo alla fine porteranno intere economie in Occidente a diventare vittime inconsapevoli, con il caos nella sfera delle materie prime che porterà a costi energetici e alimentari alle stelle. Ad esempio, fino al 60% delle industrie manifatturiere tedesche e il 70% di quelle italiane potrebbero essere costrette a chiudere definitivamente, con conseguenze sociali catastrofiche.
La macchina europea non eletta e super kafkiana di Bruxelles ha scelto di commettere un triplo harakiri presentandosi come abietti vassalli dell’Impero, distruggendo ogni residuo impulso di sovranità francese e tedesca e imponendo l’alienazione dalla Russia e dalla Cina.
Intanto la Russia indicherà la strada: solo l’autosufficienza garantisce l’indipendenza totale. E il quadro generale è stato ben compreso anche dal Sud del mondo: un giorno qualcuno si è dovuto alzare in piedi e dire “basta”. Disponendo della forza bruta che gli consentisse di farlo.
Link: http://thesaker.is/how-russia-will-counterpunch-the-u-s-eu-declaration-of-war/
Photo by dimitrosevastopol on Pixabay
Scelto e tradotto da Roberto X
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