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Home » Rivisitazione ragionata delle persecuzioni anti-ebraiche naziste, con un occhio all’attualità

Rivisitazione ragionata delle persecuzioni anti-ebraiche naziste, con un occhio all’attualità

La storia fa la rima, come ben diceva Mark Twain? L'Olocausto potrebbe ri-succedere? Magari a danno, questa volta, di "altre" popolazioni/classi sociali/"razze"? Una rilettura della storia, senza cambiare una virgola. Ma col cervello acceso...

mittdolcino by mittdolcino
6 Dicembre 2021
in Crisi del globalismo, Fine dell'EU post Brexit, Neocolonialismo
- Leggere Disclaimer in fondo pagina
Rivisitazione ragionata delle persecuzioni anti-ebraiche naziste, con un occhio all’attualità
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Ho riletto recentemente come avvenne l’evoluzione delle persecuzioni naziste contro gli ebrei, in Germania. Ritengo infatti che oggi, nel momento in cui finalmente la Germania comanda – di fatto – l’Europa dietro il paravento dell’EU, anzi in condominio con la Francia come ai tempi di Vichy, il tragico esempio tedesco anti-ebraico sia da osservare attentamente, rivisitandolo. Per comprendere eventuali degenerazioni future, a partire dallo stesso solco (…). In quanto, nel caso, le ricette dei nipoti dei nazisti, quelli che oggi comandano a Berlino ossia nell’EU per intenderci, sarebbero non troppo difformi da quelle dei nonni, fatta la tara per tempi e luoghi diversi.

La nostra non è una rilettura critica o acritica, ma semplicemente una traccia , da valutare, a vostra discrezione. Memori del fatto che questi sono tempi eccezionali in Europa, purtroppo non tanto diversi dal periodo pre-bellico in cui il Vecchio Continente non aveva risorse sufficienti per perpetrare la propria esistenza in modo diciamo proto-solidale nel rispetto dei grandi piani che certa gente del nord, (oggi in larga parte orfana delle colonie) da sempre ha in testa.

Proprio in frangenti di crisi sistemica assimilabili a quelli attuali si verifica – in Europa soprattutto, da secoli – il solito fenomeno implosivo: impossibilitati di ricavare le risorse di cui si necessita all’esterno del proprio sistema Paese, ad es. causa forza relativa eccessiva degli obiettivi appunto esterni, le classi dirigenti europee mettono a ferro e fuoco le classi subalterne/di minoranze del proprio stesso popolo/spazio vitale, per depredarle.

Oggi, pensandoci bene, non sembra diverso dal passato: post bomba atomica, che rende intoccabili le prede esterne più ambite, le risorse vanno reperite “vicino”; ossia le si deve scovare all’interno del proprio spazio vitale.

Proprio come successe con gli ebrei: per finanziare l’inizio della propria ascesa e dei propri folli progetti, Hitler dovette depredare i semiti, ricchissimi in Germania ai tempi; ben ricordando che, ad es. la gran parte delle attività commerciali austriache e tedesche ai tempi avevano proprietà ebraiche, banche incluse (In Germania, rappresentando solo circa l’1% della popolazione tedesca, il 20% delle grandi aziende tedesche avevano una sostanziale partecipazione ebraica; delle grosse corporations solo il 7.7% erano senza partecipazione ebraica [MOSSE, W., 1987, p. 273].) Secondo altre referenze, nel 1913, 15 ebrei avevano 211 posti nei board delle banche tedesche; nel 1928 tale numero salì a 718. Nello stesso anno l’80% dei membri apicali della borsa di Berlino erano ebrei. 5 anni dopo i nazisti espulsero l’85% dei brokers a causa della “razza” (…).

Questo per spiegarvi come la persecuzione nazista degli ebrei, all’inizio, ebbe fini prettamente economici, in quanto servivano le loro risorse per finanziare i progetti nazisti dell’epoca, questioni di soldi insomma.

E oggi, quali sarebbero i progetti dell’EU da finanziare, in carenza di risorse? L’auto elettrica? Il Green?

Peccato che il mondo anglo stia sfidando l’EU, come l’altra volta. O meglio, l’EU per prima ha iniziato a sfidare lo status quo dato dall’egemonia anglo, come l’altra volta. Dunque oggi vediamo gli scontri, proprio come l’altra volta.

Scontri che prima di tutto, all’inizio, sono economici; solo dopo diventano bellici. E, come l’altra volta, per evitare che lo scontro con il Vecchio Continente si acuisca, copiando precisamente quanto fatto in passato dai nazisti, l’EU magari andrà foraggiando/foraggia politici locali (negli USA ed a Londra) affinchè non entrino in guerra totale con l’EU.

80 anni fa era la volta di Prescott Bush a capo della Banca Thyssen a New York, incaricata di evitare un’entrata in guerra contro l’asse degli USA di Roosevelt; oggi invece potrebbero essere i globalisti in seno ai Dem USA, chissà, nelle more di un piano di predominio globale saldato con le fratellanze globali. Massonerie tutte magari in attesa , che so, di Nibiru o di altre amenità millenaristiche similari (…).

*****



Ma il messaggio che vi deve rimanere, qui, è che alla fine c’è sempre qualcuno che TRAGICAMENTE paga in situazioni similari.

E “questo qualcuno” non può stare, nel contesto descritto fin qui, all’esterno dello spazio vitale, almeno all’inizio. Ovvero chi paga deve essere qualcuno che fa parte del tuo stesso spazio vitale (ecco forse perchè mi preoccupo sempre quando sento qualcuno affermare, in Francia o Germania, che gli italiani sono più ricchi di loro…).

In ambito EU si tratterebbe ad esempio di un Paese ricchissimo ma debole, che possa essere soggiogato.

Voi direte, “E se lo Stato è povero ed invece le famiglie sono tanto ricche?” Bisognerà nel caso trovare qualche modo (magari “alla ebraica”?) per sottrarre loro i possedimenti, che dite? Possedimenti – lo ricordo – che poi saranno utili per finanziare i grandi progetti gestiti dal centro dell’Impero, nel caso in specie ad es. dell’EU. Ossia con il fine di perpetrare un’entità oggi afflitta dalla crisi esistenziale/economica innescata dalla prima vera guerra commerciale con il mondo anglo (…).

E se tale Paese “che deve pagare” fosse poi anche intrinsecamente filo-anglo, anche meglio direi per chi tira i fili, si prenderebbero i famosi due/tre piccioni con una fava.

Qui mi fermo, spostandomi sull’operativo e lasciando parlare i fatti passati, da trasporre a vostra discrezione all’oggi.


OOOPS! Leggete bene: il referente italiano di Xi in Italia dice che la Repubblica Italiana potrebbe terminare come entità politica nelle more del conflitto dell’EU contro il mondo anglo!!! Al LINK


*****

Sotto riportiamo la cronistoria della persecuzione nazista.

E’ stato solo cambiato, nella sezione SVOLGIMENTO, ossia dopo la PREMESSA, la parola EBREI con una generica XXXX.

Il gioco è appunto lasciare a voi l’immaginazione, se al posto di EBREI ci fosse ad esempio un’altra razza/nazionalità/classe sociale o che dir si voglia. Ad es. “spagnoli”, “portoghesi”, “americani”, “zingari” o ….. “ITALIANI” (scegliete voi se aggiungere “vaccinati” o “non vaccinati”).

La cosa più toccante secondo chi scrive – COMUNQUE – è la terribile assonanza tra i metodi IN CRESCENDO usati dopo il 1939 contro gli ebrei in Germania e quanto sembrerebbe poter accadere oggi in altri paesi dell’EU, direi anche (e forse) addirittura (soprattutto) in Italia. O sbaglio?.

Buona lettura meditativa!

*****

Tratto da: ENCICLOPEDIA DELL’OLOCAUSTO, al LINK


…

PREMESSA

Nel gennaio 1933 in Germania vivevano circa 522,000 Ebrei – classificati come tali in base alla loro religione. Più della metà, circa 304.000, emigrarono durante i primi sei anni della dittatura nazista, facendo così scendere il numero di Ebrei in Germania (in quelli che erano i suoi confini nel 1937) alla vigilia della Seconda Guerra Mondiale, a circa 214.000.

Negli anni tra il 1933 e il 1939, il regime nazista aveva messo in atto cambiamenti radicali molto inquietanti per la comunità ebraica tedesca, in materia sociale, economica e in altri aspetti della vita comunitaria. Sei anni di legislazione nazista avevano emarginato e privato dei diritti civili i cittadini ebrei, che erano stati espulsi da tutte le professioni e dalla vita commerciale. All’inizio del 1939 solo il 16 per cento degli Ebrei con un qualunque tipo di reddito possedeva un impiego stabile. Migliaia di Ebrei furono inoltre internati nei campi di concentramento, in particolare dopo gli arresti di massa seguiti alla Kristallnacht (Notte dei Cristalli) nel novembre del 1938.

Tuttavia, il cambiamento più drastico per la comunità ebraica in Germania avvenne con l’inizio della Seconda Guerra Mondiale in Europa. Durante i primi anni della guerra, l’Associazione degli Ebrei Tedeschi del Reich (Reichsvereinigung der Juden in Deutschland) – che pur essendo ufficialmente guidata dal teologo Leo Baeck era stata trasformata in modo da essere soggetta alle richieste delle autorità tedesche – operò per far sì che altri Ebrei potessero emigrare, oltre che per sostenere le scuole e le organizzazioni ebraiche che si auto finanziavano, e per aiutare la comunità ebrea tedesca a convivere con il sempre crescente numero di leggi discriminatorie.
*****
SVOLGIMENTO (sostituite XXXX con qualcosa che possa starci bene, …)

Subito dopo l’inizio del conflitto, il primo settembre 1939, il governo impose nuove restrizioni agli XXXX rimasti in Germania. Una delle prime ordinanze del tempo di guerra impose un rigido coprifuoco per gli XXXX e proibì loro di accedere a determinate zone in molte città tedesche. Quando il cibo cominciò a essere razionato, agli XXXX furono riservate razioni ulteriormente ridotte; decreti successivi limitarono le ore durante le quali gli XXXX potevano acquistare cibo e altri articoli e limitarono l’accesso a certi tipi di negozi, con il risultato che le famiglie ebree si trovarono spesso prive anche dei prodotti di prima necessità.

Le autorità tedesche pretesero anche che gli XXXX consegnassero a funzionari locali gli oggetti considerati “essenziali per lo sforzo bellico” come radio, macchine fotografiche, biciclette, apparecchiature elettriche e altri oggetti di valore. Nel settembre del 1941, un nuovo decreto proibì agli XXXX l’uso dei mezzi pubblici. Lo stesso mese venne anche emanato l’ormai famoso decreto che imponeva a tutti gli XXXX sopra i sei anni d’età di esibire in pubblico, cucita sugli indumenti, la Stella Gialla (Magen David). Anche se in Germania generalmente non furono mai costituiti veri e propri ghetti, regole di residenza molto severe obbligarono gli XXXX a vivere in aree ben delimitate all’interno delle città tedesche, concentrandoli in cosiddette “case ebraiche” ( “Judenhäuser”). Le autorità tedesche inoltre emanarono diverse ordinanze che imponevano agli XXXX che ne erano in grado di prestare lavoro forzato.

All’inizio del 1943, mentre venivano eseguite le ultime grandi deportazioni di XXXX (locali) a Theresienstadt o Auschwitz, le autorità giudiziarie promulgarono un altro complesso di leggi e ordinanze che legittimavano l’espropriazione da parte del Reich delle ultime proprietà dei cittadini ebrei e la loro ridistribuzione ai cittadini tedeschi. La persecuzione degli XXXX attraverso decreti legislativi terminò nel luglio del 1943 con l’ordinanza che li privava completamente della protezione assicurata dalle leggi tedesche a tutti gli altri cittadini e li poneva sotto la diretta giurisdizione dell’Ufficio Centrale di Sicurezza del Reich (Reichssicherheitshauuptamt-RSHA).


Commento personale:

Ogni guerra, ogni epoca, ogni conflitto – libro di storia alla mano – presuppone, alla fine di tutto, rendere un popolo, il perdente, povero ed avvilito. Di norma il vincente ruba gli averi al soccombente.

Una volta, prima della bomba atomica, le guerre erano ricorrenti ed erano tra stato e stato, tra popolo e popolo.

Post bomba atomica le guerre esterne sono più difficili, come abbiamo spiegato sopra.

Ma alla fine, anche se oggi forse le guerre si combattono/combatteranno in modo diverso, avendo come target obtorto collo una parte della propria stessa popolazione, il risultato è/sarà lo stesso: una parte perderà risorse, denaro, beni e la stessa vita. Era così in passato; ritengo che oggi – fatta la tara per il cd. New Normal imperante – le cose non siano cambiate nè cambieranno, alla prova dei fatti, ossia alla fin fine.

Bisogna giusto osservare e capire, nel caso, come la storia si adatterà alle nuove contingenze (…).

MD

 

Image: thanks to Karsten Winegeart, https://unsplash.com/photos/odeopNXzGNk

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