di Megas Alexandros
Renzi: “I pm che indagano sulla fondazione Open? Preferisco siano in malafede che superficiali”
ll leader di Italia viva in un’intervista al Dubbio contro i pm che lo indagano per finanziamento illecito ai partiti: “Mi viene da dire che paradossalmente preferirei che i pm fiorentini che indagano su Open fossero in malafede. Perché se invece di essere in malafede, fossero solo superficiali sarebbe peggio”. Il sindacato delle toghe: “Inaccettabili prese di posizione che tentano di delegittimare la Magistratura”
Ebbene si, cari Amici, siamo al paradosso dell’assurdo, avete sentito bene; proprio Renzi, colui che ha contribuito, con i suoi uomini ed i suoi metodi, ad infangare il mondo della magistratura, afferma chiaramente che preferisce vivere in uno Stato dove la giustizia sia amministrata da magisrati in malafede, piuttosto che da magistrati superficiali.
Senatore Renzi, che questo fosse il suo “sistema” ideale di concepire ed amministrare la giustizia, il popolo italiano lo aveva gia’ capito molto bene, con la spregevole vicenda Palamara/Lotti/Ferri. Lo hanno capito anche, sopratutto ed a loro spese, chi suo malgrado si e’ imbattuto in questo “sistema” di giustizia.
Oggi, Renzi, dopo aver infangato, con il suo “sistema”, qualla parte, che ancora (purtroppo per LUI) esiste, della magistratura che svolge il suo lavoro con onesta’ e dedizione alla giustizia stessa, dico oggi LUI si arroga, con la solita sfrontatezza che lo caratterizza e grazie alla visibilita’ che ancora gli e’ concessa, si arroga il diritto di farci credere che i magistrati fiorentini possano essere in malafede.
Ma se anche lo fossero, e per esperienza diretta ne dubito nella maniera piu’assoluta, sarebbero il prodotto del “suo” stesso sistema, quindi non se ne dovrebbe dolere.
Quindi, LUI, ci vorrebbe fare impietosire dicendoci che il “mostro” che lui stesso ha creato improvvisamente si sarebbe rivolto contro lui medesimo, rievocando il famoso film “Frankestain”.
Renzi, come un “convinto” che vive in una realta’ parallela, si bea ancora, della presunzione che il popolo italiano sia un branco di pecore stupide che pascolano nel verde, nonostante che dal 40% di consenso, nel brevissimo lasso di tempo necessario ad essersi accorti chi fosse realmente, gli italiani lo abbiano ridotto (il suo consenso) vicino allo zero.
Tentando la “mission impossible” di farlo tornare sulla terra, impresa da “extreme climbing”, visto che viaggia, sempre piu’ “gonfio”, come una mongolfiera ad altezze sempre piu’ elevate, vorrei ricordare, al senatore di Scandicci, qualche problemino che il “sistema” da lui stesso creato, ha causato a lui medesimo ed a parenti ed amici suoi. Tutto questo, sempre fedeli al principio che: “genitori e parenti non ci ce gli scegliamo”…….. ma “gli amici si”.
- I suoi genitori sono stati condannati ad 1 anno e 9 mesi per fatture false;
- sempre per i suoi genitori la Procura di Firenze ha chiesto il rinvio a giudizio per i reati bancarotta e fatture false;
- sempre la Procura di Firenze ha chiesto il rinvio a giudizio per il suo cognato ed il fratello per il reato di appropiazione indebita (euro 6,6 milioni destinati ai bambini dell’Unicef);
- Il suo braccio destro Luca Lotti (quello che insieme a Palamara e C. creava il suo Frankestain, tanto per capirci.. casomai se lo fosse dimenticato!!!), e’ stato rinviato a giudizio dalla Procura di Roma, per il reato di rivelazione di segreto d’ufficio nella famosa indagine Consip;
- Il “suo amico” (amicizia rinnovata da Renzi stesso nei giorni scorsi), Denis Verdini (quello con il quale, Renzi voleva cambiare la costituzione italiana) e’ da pochi giorni rinchiuso in carcere a Rebibbia, dopo la sentenza definitiva della Cassazione (proprio quelle sentenze che Renzi, in stile Carnevale, dichiara di amare di piu’);
- Sempre Verdini, gia’ condannato a 4 anni e 4 mesi per la bancarotta de “Il Giornale della Toscana” e’ in attesa del processo di appello;
- Infine, lei, la Boschi e lo stesso Lotti siete iscritti nel registro degli indagati per l’indagine sui finanziamenti illeciti alla fondazione Open, che secondo i magistrati era articolazione di partito;
Ora, con spirito critico e per diritto di difesa che si concede all’imputato, invito tutti VOI, compreso il sottoscritto a guardare all’interno delle nostre vite, delle nostre famiglie e della nostra cerchia di amicizie, per vedere se una situazione cosi’ ci appartiene.
Del resto cosa dobbiamo ancora capire di una persona che utilizza le istituzioni per “depenalizzare” il reato di “appropiazione indebita”. E’ come se dichiarassimo: “rubate pure, tanto se non vi denunciano, lo Stato non vi fara’ nulla”
Tale provvedimento e’ bene ricordarlo fu approvato dal Governo Gentiloni, quando l’arbitro aveva gia’ alzato il cartello del recupero, che indicava la fine del suo governo, con la firma della “pupilla” per eccellenza di Renzi”, Maria Elena Boschi, che a quel tempo ricopriva il ruolo di sottosegrtario alla presidenza del Consiglio. Le malelingue, dicono che se ne rendeva l’urgenza per tentare di salvare l’amico Verdini coinvolto nel “crack” del Credito Fiorentino ed i cognati nel caso dell’appropiazione dei fondi UNICEF, che pare secondo la procura essere serviti all’acquisto di una Villa a Cascais in Portogallo ed una palazzina a Lisbona. Magari volevano usare questi immobili per portarci a vivere i bambini africani mal nutriti… non si sa mai, sai questa gente e’ strana!!!!
Un’altra cosa che mi ha colpito nelle parole di Renzi, precisamente quando fa riferimento alla “ricerca di visibilita’” da parte dei PM fiorentini, cercando ancora una volta di confondere la gente. Ma la gente non e’ stupida. Renzi, non ne azzecca proprio una, sfido chiunque ad alzare la mano e dirmi di aver visto sui giornali o sentito parlare del Dott. Creazzo (Procuratore capo a Firenze), prima che venisse coinvolto, suo malgrado, nelle trame di potere scoperte tra Palamara, Lotti e Ferri.
Caro Renzi, il Dott. Creazzo magistrato irreprensibile, lo hanno portato i suoi amici alla ribalta, proprio perche’ tramavano per “farlo fuori”, nel senso letterale della parola, dalla procura di Firenze. Ed oggi possiamo facilmente, anche immaginarne il motivo.
Fortunatamente, dopo giorni che Renzi inveisce contro i magistrati, si e’ svegliato anche il sindacato dei magistrati, abbozzando una alquanto tardiva reazione:
“Con riferimento alle dichiarazioni recentemente rese da esponenti politici contro i magistrati della Procura della Repubblica di Firenze, che conduce complesse indagini in materia di finanziamento illecito ai partiti, l’Anm ricorda che la legittimazione della Magistratura trova fondamento nella Costituzione e che sono inaccettabili, pur nella libertà di critica, prese di posizione che tentano di delegittimare la Magistratura”, continua il comunicato diffuso dal Comitato direttivo centrale Anm: “Neppure è accettabile – si legge ancora – l’allusione alla ricerca di una visibilità, in realtà mai ricercata dai colleghi fiorentini, da sempre impegnati esclusivamente nell’attività di indagine. Queste dichiarazioni rischiano di creare un clima di avversione nei confronti dei singoli magistrati e di confondere l’opinione pubblica”.
Finalmente, verrebbe da dire!!!!
La vicenda è arrivata anche al Csm, con una quindicina di consiglieri delle varie correnti che ha chiesto di aprire una pratica a tutela dei magistrati della procura di Firenze. La richiesta sarà vagliata dal Comitato di presidenza giovedì prossimo, 12 novembre, secondo quanto si legge in un comunicato. “I comportamenti” dell’ex premier e attuale senatore e leader di Italia Viva vengono definiti dai consiglieri “lesivi del prestigio e dell’indipendente esercizio della giurisdizione tali da determinare un turbamento al regolare svolgimento o alla credibilità della funzione giudiziaria”. Per i consiglieri del Csm quelle di Renzi sono “dichiarazioni che destano preoccupazione, in quanto con esse vengono attribuiti ai magistrati intenti e finalità diverse e distorte rispetto all’accertamento della verità. Per queste ragioni chiediamo, ai sensi dell’art. 36 del Regolamento Interno l’apertura di una pratica a tutela della Autorità Giudiziaria di Firenze”. La richiesta di apertura di una nuova pratica è firmata da tutti i Consiglieri togati di Area, Giuseppe Cascini, Elisabetta Chinaglia, Alessandra Dal Moro, Mario Suriano e Giovanni Zaccaro, dai togati di Autonomia e Indipendenza Sebastiano Ardita, Giuseppe Marra e Ilaria Pepe, dagli indipendenti Nino Di Matteo e Carmelo Celentano, dal togato di Magistratura indipendente Antonio D’Amato, dai togati di Unità per la Costituzione Concetta Grillo e Michele Ciambellini, dal consigliere laico Fulvio Gigliotti.
Vediamo che fara’ il Vice-Presidente Ermini, uomo di Renzi espressamente messo in quel posto per mezzo di un accordo dichiarato tra i soliti Lotti, Palamara, Ferri. Accordo per il quale Palamara e’ stato espulso dalla magistratura mentre Ermini e’ sempre al suo posto. Evidentemente in quel posto la “dignita” non e’ caratteristica di tutti.
Per, l’amor di Dio, niente in contrario contro l’uomo Ermini, candidato sui cui ci fu la convergenza bulgara di tutto il mondo politico…. perfino della Lega e del M5S che in quel momento, essendo al governo insieme, avrebbero anche avuto i numeri per bocciare l’uomo del loro, evidentemente apparente, rivale in politica Matteo Renzi. Ma, la delicatezza della materia trattata, ossia la giustizia ed il tremendo scandalo emerso, avrebbero almeno consigliato, in onore del “buon senso”, il suo allontanamento… proprio per spazzare via ogni ombra di fronte al popolo sovrano.
Non pago delle sue dichiarazioni al Dubbio, Renzi è tornato sull’argomento nella sua Enews: “Sotto il profilo giudiziario – dice – mi aspettavo le scuse dai pm fiorentini per lo scandalo delle perquisizioni annullate dalla Cassazione e, invece, è arrivato un avviso di garanzia multiplo“.
Anche qui, Renzi cerca di nuovo, di buttare “fumo negli occhi” agli italiani. L’annullamento della sentenza della Cassazione sulle perquisizioni, non c’entra niente con la bonta’ dell’indagine. Infatti, chi ha letto la sentenza, afferma che questa non discute l’indagine, ma invita solamente a chiarire meglio il fatto che la Fondazione fosse una articolazione di partito. Cosa che sicuramente poi, i magistrati hanno fatto, vista l’iscrizione nel registro degli indagati.
Concludendo, saltiamo di palo in frasca….. noi tutti speriamo veramente che Trump riesca a ribaltare la situazione, di fronte ad una tornata elettorale, che secondo le molte notizie che arrivano da oltre oceano, risulterebbe piena zeppa delle piu’ svariate e fantasiose truffe.
Trump ad oggi, e’ l’unico baluardo vivente che puo’ realmente cambiare il sistema di mondo “globale” che abbiamo vissuto negli ultimi 15 anni, un sistema che ha portato poverta’, disoccupazione ed ingiustizia.
Oltre a questo, tremiamo di fronte alla realta’ di un governo DEM in USA, che qualora, come promesso, mettesse a capo della NATO il leader di Italia Viva e qualora quest’ultimo applicasse il “sistema” sopra descritto, ad una organizzazione di tale importanza mondiale, beehh lascio a voi immaginare le conseguenze per tutto il mondo.
In tarda serata mi arriva la rassegna stampa dell’articolo (riportato sotto) scritto dall’ottimo giornalista de La Verita’ Giacomo Amadori, che evidenzia come, gli uomini di Renzi in collaborazione con un magistrato (oggi indagato), abbiano architettato una mirata indagine per screditare e forse anche minacciare i PM fiorentini, indagine eseguita accuratamente dalla Procura di Genova (procura di competenza), con tanto di intercettazioni sui cellulari del Capo della Procura Creazzo e dell’aggiunto Turco e dalla quale nessun scheletro nell’armadio e’ risultato nei confronti dei magistrati toscani. Tutto questo ha portato all’archiviazione ed all’iscrizione nel registro degli indagati del magistrato promotore dell’indagine.
Infine, sempre nell’articolo, in merito all’apertura di una pratica a tutela della autorità giudiziaria di Firenze rispetto a comportamenti che appaiono lesivi del prestigio e dell’indipendente esercizio della giurisdizione tali da determinare un turbamento al regolare svolgimento o alla credibilità della funzione giudiziaria, dobbiamo tristemente notare come la politica tutta, si sia unita’ in modo trasversale a difendere le loro posizioni e non l’interesse delle istituzioni e del paese che rappresentano. Infatti su tale pratica non sono state apposte le firme dei due laici a testa di Lega, 5 stelle e Forza Italia, oltre naturalmente (ma qui non vi era ombra di dubbio), quella del membro togato, Loredana Micciché di Mi, la stessa corrente del renzianissimo Cosimo Ferri, oggi deputato di Italia viva.
Ora, noi tutti ed il popolo italiano, aspettiamo di vedere che posizione prendera’ il Vice Presidente del CSM Ermini, ma soprattutto il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
cliccate sulla foto per leggere interamente l’articolo (consigliato vivamente)
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